Ricercato dall’FBI per truffa milionaria: arrestato agli Uffizi il 'Madoff tedesco' | FOTO
Arrestato perché responsabile di una truffa finanziaria in borsa alla 'Madoff'. L'uomo è stato fermato mentre visitava la Galleria degli Uffizi con la famiglia
Tradito dalla passione per l’arte e la scultura. Un sentimento che ieri lo ha fatto finire in manette davanti ad alcune statue di età ellenica mentre visitava la Galleria degli Uffizi in compagnia dell'ex moglie e del figlio. Si conclude così la caccia a Florian Wilhelm Jeurgen Homm, tedesco di 54 anni, ricercato dalla FBI per una truffa da milioni di dollari. Ad eseguire l’arresto del ‘Madoff tedesco’, gravato da un ordine di arresto provvisorio emesso il 6 marzo scorso dal tribunale distrettuale della California, gli uomini della V^ Sezione Squadra Mobile di Firenze.
L’uomo era ricercato perché dopo aver creato assieme ad altri soggetti, tra il 2004 e il 2007, una società nelle Isole Cayman, con uffici in Spagna e Regno Unito, si è reso responsabile di un’articolata truffa sul suolo statunitense nel settore dei titoli di borsa di basso valore.
Il gruppo ha gestito nove ‘hedge funds’, manipolando il mercato e causando agli investitori dei fondi danni per 200 milioni di dollari. Il loro profitto è stato calcolato dagli inquirenti in una cifra che supera i 53,39 milioni di dollari. Il mercato di riferimento per gli investitori era quello delle c.d. penny stocks company, piccole aziende pubbliche il cui capitale quotato in borsa è costituito da azioni di valore inferiore a 5 dollari. Trattasi di un mercato molto aleatorio che può consentire ampi guadagni ma, al contempo, è caratterizzato da grossi rischi.
La possibile presenza del ricercato sul territorio fiorentino era stata segnalata dall’Ufficiale di collegamento dell’FBI del Consolato degli Stati Uniti d’America di Milano, dopo che giovedì l'ex moglie ed il figlio dell’arrestato erano atterrati all’aeroporto di Peretola.
Dalle prime ore di ieri il personale della squadra mobile ha così dato inizio ad un’incessante attività investigativa, in stretto contatto con Interpol e FBI, che ha condotto all’arresto del ricercato.
L’operazione si è conclusa a seguito di un’attività di pedinamento iniziata dai poliziotti, dopo aver individuato l’hotel dove alloggiavano l’ex moglie ed il figlio. Per non esporsi l’uomo, consapevole di essere ricercato dalle Autorità Americane, aveva scelto come punto d’incontro il Palazzo degli Uffizi, evitando di alloggiare nello stesso luogo dove alloggiavano i familiari. L’arrestato è stato portato nel carcere di Sollicciano in attesa che si avvii la procedura d'estradizione negli Stati Uniti.
