Ospedale di Careggi: flashmob contro i tagli alla sanità dei militanti della Fenice
Flashmob dei militanti della Fenice a Careggi: "1,6mld per uccidere gli italiani, 30mln per curare i clandestini!"
La scorsa notte, la comunità militante La Fenice, ha organizzato un flash-mob davanti all'ospedale di Careggi per protestare contro i recenti tagli alla sanità e contro lo stanziamento di 30 milioni di euro per le cure dei clandestini. Oltre ad uno striscione di oltre 20 metri, che recita la frase "1,6mld per uccidere gli italiani, 30mln per curare i clandestini", sono stati esposti sulla scalinata del nuovo ingresso alcuni manichini raffiguranti bambini e bambine, figli di lavoratori italiani, costretti a pagare costosi ticket sanitari.
"Ogni essere umano ha il sacrosanto diritto di essere curato- dichiarano i membri dell'associazione -, infatti, già la Legge Turco-Napolitano del 1998 garantiva agli irregolari il diritto a cure ambulatoriali ed ospedaliere essenziali; la maternità, la salute del minore e le vaccinazioni erano comunque tutelate."
"Se la sanità pubblica italiana, per il biennio 2013/2014, sarà costretta a subire tagli per 1,6 miliardi di euro, ci chiediamo perché stanziare ben 30 milioni per la cura dei clandestini. Soldi che l'Italia non ha, così ci dicono, che spuntano sempre fuori in periodo elettorale e vengono stranamente stanziati a favore di cause che attireranno le simpatie di questa o di quella parte dell'elettorato, delle associazioni e delle lobbies. L'intera operazione dà l'impressione di essere una strategia propagandistica".
"In un paese in cui la povertà dilaga" - si legge nel volantino diffuso all'interno della struttura di Careggi - "in cui la disperazione spinge i lavoratori al suicidio, in cui immensi sacrifici sono richiesti a ogni singolo cittadino, giudichiamo perverso e sconsiderato tagliare i fondi della sanità pubblica richiedendo ulteriori sforzi agli italiani, per poi regalare denaro e cure mediche a clandestini irregolari, che non hanno mai versato una goccia di sudore per questa maledetta crisi."