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Cronaca San Frediano / Borgo San Frediano

L'Oltrarno va in bicicletta e si ribella a traffico e smog: "Siamo soffocati"

Ennesima manifestazione in Oltrarno contro traffico e bussoni. Un flash mob di protesta che ha visto i residenti percorrere in bici le strade del quartiere: "Basta ai giganteschi bus turistici per le strade di San Frediano"

Ennesima manifestazione in Oltrarno, ieri sera, contro traffico e bussoni. “Non ne possiamo più, siamo letteralmente soffocati. Basta smog, basta traffico, basta ai giganteschi bus turistici per le strade di San Frediano”, scandiscono in coro i manifestanti, che questa volta hanno scelto la bicicletta come mezzo per protestare. Il corteo è iniziato con un flash mob intorno alle 18 in piazza della Calza, dove i partecipanti, camminando avanti e indietro sulle strisce, hanno fermato il traffico per alcuni minuti. Poi una cinquantina di ciclisti hanno percorso più volte ad andatura ridotta un circuito che seguiva il quadrilatero via Romana, via Maggio, lungarno Guicciardini, via dei Serragli.

All’iniziativa ha partecipato anche l’associazione ‘Firenze in Bici’. “I residenti di Oltrarno non vogliono traffico e non vogliono autobus a due piani che ad ogni passaggio fanno tremare tutta la casa”, dice Francesco Baroncini, del consiglio direttivo, che rilancia anche sulla campagna per l’applicazione del limite dei 30 chilometri orari nel centro storico. “Un limite che in realtà esiste già - spiega -, ma non viene fatto rispettare. Nelle città dove è stato introdotto è stato certificato un drastico calo nel numero degli incidenti e in quello di morti e feriti”.

Flash mob Oltrarno: "Basta smog"

Molti cartelli richiamavano proprio il limite dei 30 orari, mentre altri se la prendevano con i bus turistici, lo smog e le cattive condizioni del manto stradale. “Lavoro in uno studio di architettura di via Romana al primo piano, ogni volta che passa un autobus trema tutto – sbotta una ragazza svizzera -. Quando ho visto passare il corteo ho inforcato anch’io la bici e mi sono unita al gruppo”. “Renzi, restituisci la città ai ciclisti e ai pedoni, no ai bussoni”, si legge su un cartello appeso alla bici di un’agguerrita signora, che polemizza anche con l’Arpat, l’ente che effettua le rilevazioni sull’inquinamento: “Arpat, dove sei? Qui so soffoca!”.

E se anche questa protesta non bastasse per far prendere provvedimenti all’amministrazione? “Andremo avanti fino a quando le nostre richieste non saranno accolte - assicurano i residenti -, a costo di manifestare ogni giorno. Prima o poi ci ascolteranno”.

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