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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Estate 2015, cinque fiumi dove fare il bagno in Toscana

Stanchi del solito mare? Ai lidi sabbiosi preferite la natura verde e incontaminata? Ecco 5 fiumi balneabili della Toscana dove mettersi a mollo

Pozzo della Madonna - Cascate di Malbacco 
In Alta Versilia, sotto il Monte Altissimo, sgorgano dalle Alpi Apuane le acque che generano il torrente Serra. E' qui che nascono le splendide cascate del Malbacco ed il celebre Pozzo della Madonna. La forza erosiva dell’acqua del torrente ha scavato nella roccia una sorta di scivolo naturale alto una decina di metri, da cui è possibile tuffarsi o scivolare nella piscina sottostante.  

Pozze della Desiata - Saravezza
Sempre a due passi dalla Versilia, si incontrano le splendide acque verdi della Desiata. Pozze gelide e bellissime, ideali per una piccola vacanza fluviale: in particolare troverete una splendida cascata immersa nel verde, presa d’assalto durante i mesi estivi per bagni rinfrescanti e tuffi da altezze mozzafiato.

Stretti di Giaredo - Pontremoli
Piccoli canyon della Lunigiana: sono i celebri stretti di Giaredo, nei pressi di Pontremoli (Massa e Carrara). L'acqua cristallina scorre in mezzo a due pareti rocciose che superano i 50 metri d'altezza, scavati dal corso del torrente Gordana. Da percorrere con la massima cautela e non facilissimi da raggiungere, gli stretti offrono un panorama incredibilmente suggestivo, fatto di piccole cascate e una serie di piscine naturali.

Bocca di Lupo - Fiume Corsalone
Nella località di Bocca di Lupo, nel comune di Chiusi della Verna, si trova un suggestivo angolo casentinese fatto di acque trasparenti e natura incontaminata. Sul posto troverete delle piccole pozze scavate nella roccia, una serie di piscinette naturali dove rinfrescarsi dal solleone estivo. 

Masso delle Fanciulle - Fiume Cecina
Uno spettacolare corso d'acqua della splendida Riserva del Berignone, tra Volterra e Pomarance. Un vero angolo di Paradiso, che deve il suo nome ad un'antica leggenda: si racconta che tre fanciulle, per fuggire dalle grinfie di un lupo mannaro (secondo alcune versioni un signorotto locale che voleva far loro violenza), finirono annegate nel fiume. Poco lontano si trova l'altrettanto celebre masso degli specchi, così rbattezzato per via degli incredibili giochi di luce che il sole genera riflettendo sulle acque. 

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