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Cronaca

'Italicum', ricorso al tribunale di Firenze: "Incostituzionale, viola l'uguaglianza del voto"

Il Coordinamento per la democrazia costituzionale: "Restituire ai cittadini il potere di scegliere i propri rappresentanti". Attesa per l'esito dell'analogo ricorso contro il 'Toscanellum'

"Restituiamo ai cittadini la possibilità di scegliere i propri rappresentanti". Con questo appello il Coordinamento toscano per la democrazia costituzionale ha annunciato di aver depositato il ricorso contro l' "Italicum", la nuova legge elettorale nazionale, al tribunale di Firenze.

"Una legge che stravolge la democrazia italiana, creando un parlamento di nominati", sottolinea l'avvocato Paolo Solimeno, che coordina il colleggio legale dei ricorrenti. "Abbiamo una maggioranza parlamentare che, pur eletta con il 'Porcellum', dichiarato incostituzionale, con Italicum e riforme costituzionali mette a rischio la democrazia", dice Alfonso Bonofade, deputato del M5S. Presenti anche la senatrice Alessia Petraglia di Sinistra Italiana e il capogruppo regionale di Sì Toscana, Tommaso Fattori, tra i firmatari del ricorso anche Sandra Bonsanti, di Libertà e Giustizia.

"Ormai chiamiamo riforma ogni nefandezza - commenta Fattori -. Il ballottaggio introdotto dall'Italicum consentirà che una forza politica che prende il 25% dei voti conquisti il 55% dei seggi: si faranno vincere le elezioni a chi in realtà non le ha vinte". Sotto accusa sono il premio di maggioranza, il meccanismo per cui chi prende il 40% ottiene 340 seggi alla Camera (la maggioranza assoluta), e l'ipotesi di ballottaggio: se nessuno prende il 40% si va ad un secondo turno e chi vince lì si prende i 340 seggi.

"L'Italicum, la cancellazione del Senato e il rafforzamento del potere esecutivo trasformano una Repubblica parlamentare in 'premierato', senza modifiche costituzionali. E' inaccettabile", aggiunge Solimeno. "Il voto non è più uguale per tutti - dice Francesco Baicchi, del Coordinamento -. Nel 2013 per eleggere un parlamentare Pd sono serviti 29mila voti, per eleggerne uno delle opposizioni 80mila". I ricorrenti, che hanno presentato ricorso anche in altre 24 citttà oltre a Firenze, chiedono anche di abolire il sistema dei capi lista e la loro facoltà di candidatura plurima.

Nel frattempo in Toscana si attendono gli esiti di analogo ricorso presentato contro la legge elettorale regionale, il 'Toscanellum'. "Un'anticipazione di quello che sarebbe diventato l'Italicum - spiegano i ricorrenti -. Anche in questo caso la sproporzione del premio di maggioranza viola il principio di rappresentanza e limita la libertà e l'eguaglianza del voto".

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