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Cronaca

Gommoni arancioni a Palazzo Strozzi: ecco l'arte della discordia | FOTO

Ultimata l'installazione, critiche e polemiche da politica e società civile

Ventidue gommoni sulla facciata di Palazzo Strozzi: è l'installazione ideata dall'artista cinese dissidente Ai Weiwei, fra i più celebrati e discussi del panorama contemporaneo, che da oggi può essere ammirata nel centro storico di Firenze. "Reframe (Nuova cornice)" - questo il titolo dell'opera - accompagnerà la grande mostra retrospettiva "Ai Weiwei Libero" che si terrà dal prossimo 23 settembre al 22 gennaio 2017, proponendo una sessantina di opere dell'artista.

Stamani, a installazione terminata, c'è stato un "sopralluogo" del sindaco di Firenze, Dario Nardella, del vice presidente della Regione Toscana, Monica Barni, del presidente della Fondazione Ente Cassa di Risparmio di Firenze, Umberto Tombari, e del direttore della Fondazione Palazzo Strozzi, Arturo Galansino (insieme nella foto). L'installazione "Reframe (Nuova cornice)" coinvolge due facciate di Palazzo Strozzi: ventidue grandi gommoni di salvataggio arancioni sono ancorati alle finestre dell'edificio rinascimentale. Un progetto che intende porta l'attenzione sui destini dei profughi che ogni giorno rischiano la vita per arrivare in Europa attraversando il Mediterraneo.

Un'iniziativa che già ha suscitato numerose polemiche: mentre la politica si divide fra coloro i quali contestano l'attenzione al tema degli immigrati, la società civile si chiede se sia giusto (e bello) effettuare installazioni di arte contemporanea così "ardite" sui più bei palazzi rinascimentali della città.

L'installazione nasce dal personale coinvolgimento e impegno dell'artista cinese come attivista sul fronte della crisi umanitaria dei rifugiati e intende portare l'attenzione sul tema dell'immigrazione attraverso la cultura. La critica di Ai Weiwei non è diretta alla Cina ma all'Occidente, ricordando la tragedia vissuta da coloro che intraprendono un viaggio quasi impossibile verso le coste europee. Le leggere imbarcazioni sulla facciata rimandano alle fragili strutture a cui i rifugiati sono costretti ad aggrapparsi in mare ed evocano, al contempo, come i migranti tentino di innestare se stessi in un luogo altro, in un ambiente sconosciuto quale è l'Europa, con un'impostazione socioculturale profondamente diversa. 

I gommoni su Palazzo Strozzi nell'installazione di Ai Weiwei

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