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Cronaca Via Silvio Spaventa

Via Spaventa: liberato lo stabile occupato da 100 somali

L'occupazione andava avanti da quasi un anno, dopo il rogo di Sesto Fiorentino dove perse la vita un uomo di 44 anni

E' stato “liberato” questa mattina l'immobile dei Gesuiti di via Spaventa, non lontano da piazza Libertà, che circa 100 rifugiati somali avevano occupato a partire dallo scorso gennaio. L'occupazione era iniziata dopo l'incendio, il 12 gennaio scorso, dell'ex mobilificio Aiazzone di Sesto Fiorentino, dove vivevano i 100 somali e dove era morto bruciato un loro connazionale di 44 anni.

L'operazione di questa mattina non è stata uno “sgombero”, ma un'operazione studiata da tempo e messa in atto in collaborazione tra Comune, Questura, Gesuiti e diverse associazioni. Agli occupanti sono state offerte soluzioni diverse dall'occupazione, al che i 100 somali hanno lasciato lo stabile: circa 30 di loro andranno all'estero, in Paesi del nord Europa come Danimarca e Svezia. Sei torneranno in Somalia. Gli altri sono stati sistemati con diverse soluzioni, tra le quali alloggi Caritas ad affitto calmierato.

Critiche le destre cittadine, che chiedono al sindaco Dario Nardella e all'assessore al sociale Sara Funaro di riferire sull'accaduto in consiglio comunale. “E' inaccettabile – dichiara il consigliere comunale Francesco Torselli (Fratelli d'Italia) -, che si possano ottenere risultati dopo occupazioni abusive in violazione della legge”.

"Gli appartamenti sono stati trovati dalle associazioni su libero mercato e i somali pagheranno un affitto, non sono case popolari. E' una soluzione che ripristina la legalità e allo stesso tempo responsabilizza chi lavora", replica il capogruppo Pd Angelo Bassi.

Anche il sindaco Nardella difende l'operazione: “Abbiamo dimostrato che le soluzioni alle occupazioni abusive si possono trovare, risolvendo un problema sociale e di legalità con una pluralità di soluzioni, private, in strutture di associazioni e in parte minoritaria in strutture messe a disposizione dal sistema Sprar”.

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