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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Fisco: a Firenze la guardia di finanza scopre un evasore totale ogni tre giorni

Sono cento i fiorentini 'completamente sconosciuti al fisco' individuati lo scorso anno dalle fiamme gialle

Nel corso del 2019 la guardia di finanza di Firenze ha individuato 100 persone completamente sconosciute al fisco, cioè evasori totali, che hanno sottratto all'Erario, complessivamente, oltre una dozzina di milioni di euro di Iva.

Si tratta di un evasore scoperto ogni 3/4 giorni, in un anno. Il dato è stato reso noto stamani dalle fiamme gialle del capoluogo toscano, nel corso della cerimonia per il 246esimo anniversario della fondazione del Corpo.

La cerimonia è stata anche l'occasione per rendere noto il bilancio operativo dell’anno 2019.

Un bilancio, quello dei finanzieri fiorentini, che registra 771 interventi ispettivi e 3.612 indagini delegate dalla magistratura ordinaria e contabile in tutti gli ambiti della propria missione istituzionale. Vediamo nel dettaglio.

Lotta all'evasione, alle frodi e al lavoro 'nero'

Il contrasto all'evasione, all'elusione e alle frodi si è concretizzato nella denuncia di 182 persone per reati fiscali, di cui 6 arrestati.

ll valore dei beni sequestrati per reati in materia di imposte dirette e Iva, è pari a circa 4 milioni di euro, mentre le proposte di sequestro sottoposte al vaglio delle competenti autorità giudiziarie ammontano a oltre 45 milioni di euro.

I casi di evasione fiscale internazionale scoperti sono stati 9, principalmente riconducibili a stabili organizzazioni occulte, estero-vestizioni delle residenze fiscali, manipolazioni dei prezzi di trasferimento e illecita detenzione di capitali all’estero.

Particolare attenzione è stata rivolta anche alle frodi carosello: 30 i casi scoperti di società “cartiere” o “fantasma” utilizzate principalmente per evadere l'Iva, anche mediante indebite compensazioni.

Nel contrasto all’economia sommersa, sono stati verbalizzati 85 datori di lavoro per aver impiegato 138 lavoratori in “nero” e 202 lavoratori irregolari.

Lotta agli illeciti nella spesa pubblica

Nell'ambito del contrasto agli illeciti nel settore della tutela della spesa pubblica, sono stati 345 gli interventi complessivamente svolti nel 2019 a tutela dei principali flussi di spesa, dagli appalti agli incentivi alle imprese, dalla spesa sanitaria alle erogazioni a carico del sistema previdenziale, dai fondi europei alla responsabilità per danno erariale, cui si aggiungono 107 deleghe d’indagine concluse in collaborazione con la magistratura ordinaria e 18 deleghe svolte con la Corte dei conti.

Le frodi scoperte in danno del bilancio nazionale e comunitario sono state pari a 1.7 milioni di euro, mentre si attestano su circa 5.6 milioni di euro quelle nel settore della spesa previdenziale, assistenziale e sanitaria, con 12 denunciati.

Tra i controlli in materia di prestazioni sociali agevolate, all’indomani dell’introduzione del “reddito di cittadinanza”, si registrano sue denunciati.

Nell’ambito dei piani operativi finalizzati alla tutela della regolarità della spesa previdenziale e sanitaria, invece, sono state denunciate 43  persone.

Più in generale, nell’ambito della tutela della legalità nella pubblica amministrazione, denunciate 46 persone per reati in materia di appalti, corruzione e altri delitti contro la P.A.

Lotta economico-finanziaria alle mafie

Nel corso del 2019, con riferimento ai risultati conseguiti in applicazione della normativa antimafia, sono state sottoposte ad accertamenti patrimoniali 151 persone.

Ammonta a circa 4.5 milioni di euro il valore dei beni mobili, immobili, aziende, quote societarie e disponibilità finanziarie proposti all’autorità giudiziaria per il sequestro, mentre i provvedimenti di sequestro e confisca operati hanno raggiunto la cifra complessiva di circa 2.5 milioni di euro.

Tali misure ricomprendono l’esecuzione di sequestri di prevenzione, ai sensi del Codice Antimafia, conseguenti allo svolgimento di 9 accertamenti eseguiti nei confronti di soggetti che, per tenore di vita, deve ritenersi che vivano abitualmente con proventi derivanti da "attività delittuosa".

In tema di repressione del riciclaggio dei capitali illeciti, sono stati effettuati 22 interventi, da cui è scaturita la denuncia all’autorità giudiziaria di 42 persone per i reati di riciclaggio e autoriciclaggio, dei quali 2 sono stati arrestati. Il valore del riciclaggio accertato si è attestato sui 14 milioni di euro.

Con riguardo al contrasto all’infiltrazione della criminalità organizzata nel tessuto economico, poi, nei primi cinque mesi del 2020 sono stati svolti accertamenti patrimoniali nei confronti di 46 soggetti, a seguito dei quali sono state effettuate proposte di sequestro all’autorità giudiziaria di beni mobili, immobili, quote societarie e disponibilità finanziarie.

Incessante poi la collaborazione con la prefettura, quale fulcro del sistema di prevenzione antimafia in ambito provinciale, sviluppata attraverso l’esecuzione di 69 accertamenti a seguito di richieste pervenute dal prefetto, la maggior parte delle quali riferite alle verifiche funzionali al rilascio della documentazione antimafia.

Altre attività

  • Eseguiti 506 controlli volti a verificare il rispetto delle norme sulla circolazione transfrontaliera di valuta da parte dei soggetti in entrata o in uscita dal territorio nazionale, in particolare presso l'aeroporto di Peretola: riscontrate illecite movimentazioni per circa 10.5 milioni di euro e accertate 92 violazioni.
  • Nel campo dei reati fallimentari, sono stati operati sequestri di beni per un valore pari a circa 3.5 milioni di euro.
  • Nel comparto operativo dedicato alla sicurezza della circolazione dell’euro, sono state denunciate 4 persone: sequestrate valute, titoli e certificati contraffatti per un valore complessivo di oltre 200mila euro.
  • Tra le attività svolte a tutela del mercato dei beni e dei servizi, importante il contrasto ai fenomeni di contraffazione di marchi registrati, usurpazione di indicazioni di origine e qualità delle merci, false attestazioni concernenti la corrispondenza dei prodotti agli standard di sicurezza previsti nonché violazioni alla normativa sul diritto d’autore. In tale ambito, sono stati effettuati 81 interventi: sequestrati 351mila prodotti industriali contraffatti, con falsa indicazione del made in Italy e non sicuri, nonché ingenti quantitativi di prodotti alimentari recanti marchi industriali falsificati o indicazioni non veritiere.

L'attività per l'emergenza Coronavirus

Sono stati oltre 900 i controlli della guardia di finanza di Firenze, svolti a partire dallo scorso mese di marzo per assicurare il rispetto delle misure di contenimento della pandemia da Covid-19.

Inoltre sono state denunciate 93 persone per i reati di frode in commercio, vendita di prodotti con segni mendaci, truffa e falso, nell'ambito dei controlli effettuati nel corso dell'emergenza Coronavirus.

I finanzieri hanno anche elevato sanzioni amministrative in 262 casi e sottoposto a sequestro oltre 2.100.000 mascherine e oltre 3.000 litri di gel.

La crisi sanitaria connessa al Covid-19, infatti, ha visto le fiamme gialle fortemente impegnate nelle attività a tutela dei consumatori e nel contrastare da un lato l’illecita commercializzazione di dispositivi di protezione individuale e, dall’altro, condotte ingannevoli e truffaldine.

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