rotate-mobile
Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Figline Valdarno

Maxi furti di prodotti griffati: venduti in negozi e case della merce rubata / VIDEO

Tre persone sono state arrestate. Dopo esser venuti in Toscana trasferivano la merce rubata tramite corrieri per poi rivenderla a Napoli 

Gucci, Prada, Ferragamo e Yves Saint Laurent. Prendevano solo il meglio, e lo prendeva nell’arco di uno – due minuti. Erano specializzati nei furti diurni. Tanto che più di una volta, vista la nonchalance con cui operavano, sono stati scambiati per dei corrieri delle spedizioni. In realtà erano tutti in trasferta per razziare le pelletterie del Valdarno e dell’Empolese. E più in generale la provincia di Firenze come nel caso di Scandicci. Sebbene non sia escluso che, oltre ai cinque episodi contestati dai carabinieri di Figline Valdarno, diretti dal capitano Luca Mercadante, possano aver messo a segno altri colpi.

Da quanto appurato, eseguivano delle ronde nei distretti di produzione a bordo di furgoni presi a noleggio da un prestanome, poi entravano nell’azienda “fingendo” un ritiro di merce. La loro dimestichezza nel caricare gli scatoloni, creava un equivoco che quasi mai ha fatto sospettare gli addetti delle aziende colpite tra Firenze e Arezzo.

Dopo aver ripulito le aziende prendevano il bottino: scarpe, borse e giacche (il valore dell’intera refurtiva è stato stimato in circa 100mila euro) e le spedivano tramite corrieri espressi. Pacchi celeri. In un giorno arrivano a Secondigliano (NA). E i componenti del gruppo, due napoletani di 43 e 51 anni sono finiti in manette, mentre un 51enne ai domiciliari, arrivano “puliti” nel capoluogo campano. 

Visto il valore della merce, gli inquirenti hanno escluso che potesse venir rivenduta sul mercato del falso. Anzi, qui si apre un nuovo scenario. Infatti ci sono sospetti fondati che la merce fosse rivenduta a commercianti compiacenti e “case del furto”. Ovvero strutture dove viene portata la refurtiva di altissima qualità. Per rendere l’idea, alcuni giacconi recuperati (con tanto di inserti in pitone) riportavano un cifra sul cartellino che sfiora i 6mila euro.
 
I carabinieri già da marzo stavano seguendo gli anomali furti, tutti in orario d’apertura, accumulando prove e indizi che sono serviti a far emettere i provvedimenti al gip Dolores Limongi. Il gruppo partenopeo infatti si preparava a colpire ancora tra Arezzo, Firenze, Modena e Mantova.


 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Maxi furti di prodotti griffati: venduti in negozi e case della merce rubata / VIDEO

FirenzeToday è in caricamento