I carabinieri hanno arrestato due valdarnesi, di 22 anni e 31 anni, ritenuti i complici del minore fermato il febbraio scorso accusato di aver tentato una rapina all'interno di un distributore di benzina di Figline Incisa. Durante il tentativo di rapina, avvenuto il 1 febbraio, il benzinaio era rimasto ferito. Da quanto ricostruito, i tre arrivarono nel distributore a bordo di un'auto. In due tentarono la rapina armati di una pistola calibro 22, ritrovata in un campo di Reggello, oltre a copire l'uomo con il calcio dell'arma. La reazione del benzinaio, però, fece fallire il colpo.

La vittima, rimasta ferita ad un piede da un colpo di arma da fuoco, fu fondamentale per gli inquirenti in quanto riconobbe il più giovane del trio. Quest'ultimo interrogato dai carabinieri confessò parzialmente quanto accaduto. 

Nei mesi successivi all'episodio i militari hanno piazzato una microspia nell'auto di uno dei due fermati e hanno lasciato un scritto anonimo che faceva riferimento alle responsabilità penali dei tre in merito alla rapina. Lo stratagemma è riuscito a portare i due a "tradirsi" attraverso contatti e commenti sull'esatta dinamica del fatto e dei ruoli nell'accaduto. Entrambi, uno è finito in carcere l'altro ai domiciliari, sono accusati a vario titolo di tentata rapina, lesioni, detenzione e porto illegittimi di armi e ricettazione (la pistola risultava rubata nel Napoletano nel 2004).