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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Incisa in Val d'Arno

Figline e Incisa: migranti ai fornelli all'istituto Vasari

L'assessore regionale all'immigrazione Bugli: "Progetto da esportare in altri comuni toscani"

È stato firmato ieri mattina il protocollo d’intesa tra il comune di Figline e Incisa Valdarno, la cooperativa sociale Il Cenacolo e l’Istituto superiore Vasari di Figline, che prevede l’attivazione di un progetto di inserimento scolastico rivolto ai migranti presenti sul territorio, primi tra tutti quelli minorenni (che attualmente sono tre).

Già dal luglio 2014 la prefettura di Firenze ha assegnato 21 profughi richiedenti asilo politico al comune di Figline e Incisa, ospitati in una struttura ricettiva di Palazzolo e impegnati in attività di volontariato sul territorio. Le direttive comunitarie in tema di accoglienza, contenute nel Decreto 140/2005, non consentono loro di svolgere attività lavorative, pertanto, l’unica possibilità di inserimento per questi soggetti è il loro coinvolgimento in progetti di volontariato.

L’idea alla base di questa nuova iniziativa sperimentale è quella di inserire i migranti in percorsi scolastici professionalizzanti e non, che saranno integrativi rispetto alle attività di volontariato svolte sino ad oggi. Il primo progetto di inclusione sociale sul territorio prevedeva l’impiego (a titolo gratuito) dei migranti in manutenzioni su aree verdi con l'associazione 'Il Giardino'.

Nell’ambito di questo nuovo progetto, a partire da febbraio, i tre minorenni frequenteranno i corsi di cucina e sala del Vasari, con l’opportunità di acquisire sul campo le competenze previste da quei corsi e di praticare la lingua italiana, che hanno iniziato già ad apprendere nei corsi di base curati dell’associazione 'Anelli mancanti'.

I richiedenti asilo maggiorenni, invece, saranno inclusi in questo percorso attraverso una serie di incontri conoscitivi, ai quali saranno invitati non solo alunni, ma anche genitori e docenti. Un modo per scambiarsi esperienze e notizie sulle diverse realtà d’appartenenza, attraverso le testimonianze dirette dei gruppi di migranti che, a rotazione, prenderanno parte agli incontri.

"Lanciamo un progetto sperimentale, per promuovere l’integrazione sul territorio, in un’ottica di scambio e conoscenza reciproca, ma anche per dare ai migranti la possibilità di acquisire competenze pratiche che potranno essere utili per il loro futuro inserimento lavorativo", commenta l’assessore comunale al sociale Ottavia Meazzini.

"Iniziative come questa ci aiutano a riflettere sull’approccio da adottare per affrontare i nuovi arrivi – commenta l’assessore regionale all'immigrazione Vittorio Bugli -. Al di là della mera accoglienza in situazioni di emergenza, bisogna pensare ad una fase B e studiare un sistema di integrazione che sia il più possibile mirato e strutturato. Il caso di Figline e Incisa è un esempio virtuoso che presenterò agli altri sindaci toscani, affinché venga esportato anche in altre realtà territoriali”.

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