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Cronaca Careggi / Viale Gaetano Pieraccini, 24

Terrorismo, Firenze abbraccia la Francia con fiaccole e matite

Un migliaio di persone hanno partecipato alla fiaccolata di solidarietà dopo la strage nella redazione del Charlie Hebdo. Presente anche l'ambasciatrice di Francia in Italia

Fiaccole e matite alzate dopo l’attentato avvenuto nella redazione del settimanale francese Charlie Hebdo. Così Firenze, un migliaio le persone in piazza Ognissanti, ha dimostrato solidarietà al Paese transalpino colpito in modo crudele mercoledì dai terroristi. Terrorismo ancora protagonista nel pomeriggio. Un incubo  prolungato da Amedy Coulibaly, trentaduenne di origine africana già responsabile dell'omicidio di una giovane poliziotta giovedì a Montrouge, e la sua compagna Hayat Boumeddiene, che hanno preso degli ostaggi in un supermercato di Parigi.

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CONSOLE – Stasera in piazza accanto al sindaco Dario Nardella anche l'ambasciatrice di Francia in Italia, Catherine Colonna.  "Voglio ringraziare da Firenze tutta l'Italia,- ha detto all’agenzia Dire l’ambasciatrice -  tutti i francesi sono orgogliosi di vedere l'Italia cosi' vicina alla Francia in questi giorni”. "Sono stati due giorni di amicizia, vicinanza e di unita'- ha aggiunto-. Il senso della liberta', la liberta' della stampa, la liberta' di pensare in maniera libera e' fondamentale".

NARDELLA - "Le notizie che continuano ad arrivare sono sconvolgenti da Parigi con altri quattro morti. – ha spiegato Nardella alla Dire - Quanto sta accadendo e' una ferita per tutta l'Europa. Per questo manifestazioni spontanee, sentite, che si succedono in Italia, compresa quella qui a Firenze, ritengo che siano il gesto di vicinanza migliore ai francesi e alla Francia". 

"Noi ora - ha aggiunto- dobbiamo essere uniti nell'affermare le armi che abbiamo a disposizione, quelle della liberta', della cultura, della democrazia, dei nostri valori. Non dobbiamo aver paura di affermare questi valori, non dobbiamo aver paura di chiamare anche i musulmani, a partire dai musulmani moderati, a misurarsi su questi valori, perche' devono essere i primi accanto a noi a combattere queste forme di estremismo. Ci sono molti musulmani che si sono espressi, come l'Imam di Firenze che ha detto: 'Chi uccide in nome di Allah offende l'Islam'- ha sottolineato ancora- non esiste nella storia della Bibbia, in chi crede in Dio, che si possa ammazzare una vita nel nome di Dio". Questo vale "per tutte le religioni abramitiche, come per i cristiani, per i mussulmani, per gli ebrei. Questa e' una guerra che ha la religione alla base, ma la religione deve essere un terreno di dialogo, di rispetto, di unita'".


 

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