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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Festa dell'Unità in formato amarcord: “Forse viene Grillo”. E spunta la 'pizza Commisso' / FOTO

Partita l'edizione 2019 della kermesse regionale del Partito democratico: pochi soldi in cassa e meno stand, aria di 'festa' per il ritorno al governo

E' davvero in formato 'mini' quest'anno la Festa dell'Unità, fiorentina, provinciale e regionale, iniziata ieri sera nella 'vecchia' location degli spazi esterni del Mandela Forum, a Campo di Marte.

Era da oltre 20 anni, dai primi anni '90, che non si teneva qui (ancora esisteva il giornale fondato da Gramsci che dà il nome all'evento).

“A quei tempi, mi pare fosse il '92, un volta partecipò anche Beppe Grillo. Chissà che non torni anche quest'anno”, scherza dal palco centrale, tra la piscina Costoli svuotata e il palazzetto, il segretario metropolitano Marco Recati, dopo l'accordo di governo Pd-5 Stelle favorito proprio dal comico genovese.

Gli stand sono molti meno rispetto a quelli delle Cascine. Ci sono quelli 'politici' del partito e quelli gastronomici: la friggitoria, la paella, l'immancabile pasta fresca, uno spazio per i bambini, quello destinato ai libri e alla mostra fotografica organizzata da 'Nosotras' sulla violenza subita dalle 'spose-bambine' in Bangladesh. Poi il palco piccolo, che ieri ha ospitato un dibattito sul lavoro, e quello 'centrale'.

Una festa in formato ridotto anche dal punto di vista temporale: solo 10 giorni. Terminerà il 13 settembre, quando potrebbe arrivare Matteo Renzi, ma il programma ancora non è completo.

“Hanno tenuto banco le vicende nazionali per la formazione del governo”, spiega Massimiliano Piccioli, consigliere comunale e segretario cittadino dei dem. “Grazie alle centinaia di volontari. Invitate i conoscenti, senza risorse economiche si va poco lontano”, ammette aprendo ufficialmente l'edizione 2019 assieme a Recati e all'europarlamentare e segretaria regionale Simona Bonafé.

Tra gli stand si danno da fare i volontari, va avanti e indietro il sempre presente ex consigliere comunale Marco Colangelo. Avvistati anche i due contendenti alla candidatura per la Regione alle prossime elezioni di primavera, il presidente del consiglio regionale Eugenio Giani e l'assessore alla sanità Stefania Saccardi.

“Discuteremo in direzione. Il mio nome sì è sul tappeto, come altri (uno su tutti, oltre a Giani, quello dell'assessore alle infrastrutture Vincenzo Ceccarelli, ndr), ma sulle primarie decideremo insieme”, dice Saccardi. “Il percorso parte dai programmi, poi arriveremo alla candidatura”, aggiunge Bonafé. Parole di circostanza, perché le primarie sono ormai l'unica soluzione per sciogliere la matassa interna al partito.

Tra i visitatori invece domina il tema dell'accordo di governo 'giallo-rosso', o 'giallo-rosé', come l'ha ribattezzato qualche commentatore. “Lo digeriamo, non è il meglio che potessimo aspettarci ma vedremo come lavoreranno”, dice Sara, 31 iscritta al partito. “Qualche dubbio iniziale c'era, ma perché no. Spero faranno meglio del precedente”, pensa invece la sua coetanea Ilaria.

Non hanno invece dubbi una coppia di pensionati seduti poco distanti, Clara e Alessandro, 66 anni lei e 70 lui. “E' un sollievo non avere più al governo un personaggio di estrema destra e reazionario come Salvini”, commentano aspettando la pizza.

Nel menu c'è anche un po' di Fiorentina, la 'pizza Commisso': provola, basilico, grana, nduja e origano. Domenica 8 settembre sarà ospite il sindaco Dario Nardella, giovedì 12 Maria Elena Boschi. Oltre a Renzi potrebbe farsi vivo pure il segretario nazionale Zingaretti.

FOTO - Dentro la Festa dell'Unità 2019

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