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Cronaca

Evaso preso mentre vende stigghiole nel cuore di Palermo

Evade strappandosi il braccialetto elettronico: la polizia lo cattura a Palermo. L'uomo era un noto pregiudicato siciliano finito nuovamente in manette lo scorso febbraio

Dopo una serie di condanne, molte delle quali scontate in carcere, la polizia lo aveva nuovamente arrestato lo scorso febbraio a seguito dell’ennesimo episodio criminale del quale l’uomo, Benedetto Bonanno, pregiudicato palermitano di 49 anni, si era reso protagonista. Entrato in possesso di compromettenti video e scatti fotografici della vita privata di un imprenditore fiorentino, portate via alla vittima durante un furto nel suo appartamento, il malvivente aveva ricattato il malcapitato tentando di estorcergli denaro.Ma quando si è presentato ad incassare la somma pattuita ha trovato ad aspettarlo gli uomini della squadra mobile.

Dopo l’arresto il Tribunale di Firenze ne aveva subito disposto la custodia cautelare, prima in carcere e poi ai domiciliari nell’abitazione della sorella, in provincia di Parma. Ad ottobre, durante un permesso premio, era però improvvisamente scattato l’allarme manomissione del suo braccialetto elettronico: il 49enne era evaso con conseguente ripristino, in caso di cattura, della custodia cautelare in carcere.

Gli inquirenti si sono messi subito a lavoro per rintracciarlo anche perché in passato il siciliano era stato ritenuto responsabile di più rapine a mano armata in esercizi commerciali e abitazioni avvenute  soprattutto nel capoluogo toscano e a seguito dei quali aveva trascorso quasi 28 anni della sua vita in carcere: un carriera criminale cominciata negli anni ‘80.

Gli agenti della catturandi, diretti dal commissario capo Domenico Balsamo, hanno così passato al setaccio tutti i contatti e le abitudini del 49enne per individuare il suo nuovo rifugio.

Incrociando tutti gli elementi raccolti alla fine la polizia lo ha rintracciato a Palermo, la sua città natale, in viale della Regione Siciliana. Quando è stato bloccato stava montando una bancarella che vende “stigghiole”, prodotto alimentare tipico del posto. L’uomo ha mostrato un documento fotocopiato agli agenti, a cui era incollata una sua foto. I poliziotti però non si sono lasciati ingannare. Gli agenti stanno verificando dove si appoggiasse in città, si suppone in una zona periferica, e con come possa esser introdotto nel mercato degli ambulanti. 

Nel frattempo nei suoi confronti era stato emesso dal Tribunale di Firenze anche un altro provvedimento di cattura: un residuo pena per una condanna definitiva a sei anni (3 dei quali già scontati) per una cruenta rapina a mano armata consumata dieci anni fa in una villa a Bagno a Ripoli. In quell’occasione i banditi, travisati con passamontagna, legarono e imbavagliarono i due proprietari di casa, marito e moglie, portando via 100mila euro in contanti e 50.000 di preziosi.
 

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