Lavoratori Maggio Musicale Fiorentino, i sindacati: "Previsti 70 esuberi"

Ieri la letterina sull’apertura dello stato crisi è arrivata ai sindacati del Maggio Musicale fiorentino. Proprio con lo stato di crisi, annunciato improvvisamente due settimane fa dal sindaco Renzi, si arriverà ad una corposa riduzioni di personale, sottoforma di prepensionamenti. Si preventivavano 50 esuberi, su oltre 370 lavoratori, ma i sindacati ne hanno previsti 70 tra settore tecnico-amministrativo, corpo di ballo e  maestri collaboratori.

 "E' un dato numerico traumatico - affermano alcuni rappresentanti della Cgil del Teatro -. Inizia una trattativa non semplice: qualsiasi ipotesi di accordo dovrà avvenire sulla base della volontarietà e con incentivi all'esodo". L'obiettivo indicato dalla direzione per raggiungere il pareggio di bilancio è il recupero di 4 milioni: 2 mln con gli esodi e 2 mln con risparmi sul costo del lavoro.

 "Ma considerando un costo medio annuo di ogni dipendente di 52-53 mila euro - osservano gli esponenti della Cgil - già con i 70 esodi si superano i 3,5 milioni". Assieme all'apertura dello stato di crisi, poi, va avanti il tavolo tra direzione e sindacati per la definizione sia della parte economica sia normativa del nuovo contratto integrativo: due 'percorsi' che per le organizzazioni sindacali "devono procedere insieme". Inoltre, sempre a quanto si apprende, Cgil, Cisl, Uil e Fials stanno lavorando ad una proposta unitaria da presentare alla Fondazione del Maggio, con la quale si ipotizza di intervenire sul capitolo del personale, compreso quello dirigenziale, e sulla flessibilità e organizzazione del lavoro.