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Cronaca Fucecchio

Fucecchio: condannati all’ergastolo per l’eccidio del Padule

Sono stati condannati all'ergastolo i tre ufficiale nazisti colpevoli dell'eccidio di Padule del 1944 dove morirono 175 persone. Il sindaco di Fucecchio: "Era auspicabile, questa sentenza rende finalmente giustizia"

Morirono donne, anziani e bambini. E’ arrivata a distanza di oltre 65anni una condanna: ergastolo per i tre ufficiali nazisti a capo del militari che il 23 agosto 1944 trucidarono 175 persone.  L’eccidio del Padule fu una strage con molti lati oscuri sul perché di tale violenza.  Lo stesso sindaco di Fucecchio Claudio Toni, costituitosi parte civile nel processo al tribunale militare, ha ricordato che non c’erano partigiani né oppositori, “comunque nessuno che potesse danneggiare l'esercito tedesco in ritirata”.

"Il nostro Comune fu toccato sì marginalmente, ma in quel triste agosto del '44 nella zona del Padule erano tanti gli sfollati di Fucecchio. Furono gli stessi tedeschi a invitare i fucecchiesi ad andare verso Larciano e Lamporecchio, comunque verso la Valdinievole quando il a fine giugno '44, per il primo luglio ordinarono lo sfollamento di tutto il capoluogo. Nell'eccidio morirono otto nostri compaesani, ma nei due mesi di guerra antecedenti fra cannoneggiamenti, bombardamenti e omicidi furono 165 le nostre vittime". Poi aggiunge un elemento: "E' considerare che per muoversi nel Padule, luogo ancora oggi ameno, i tedeschi hanno avuto certamente bisogno di un elemento locale che li ha guidati", magari costretto dietro la minaccia di morte per lui o familiari. Come sindaco di Fucecchio, insieme agli altri primi cittadini dell'area, anche Claudio Toni è stato a testimoniare al tribunale militare: "Ho raccontato cosa ha rappresentato dal punto di vista culturale quell'episodio sulla nostra popolazione".
 

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