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Cronaca Pitti / Piazza de Pitti

L’enigma della facciata di Palazzo Pitti

E' nella splendida zona dell'Oltrarno che sorge Palazzo Pitti, storica residenza del Granduca di Toscana e attuale sede di importanti musei cittadini. Uno degli aspetti più curiosi del sontuoso palazzo, oggi scrigno di tesori dal valore inestimabile, riguarderebbe proprio la sua facciata.

Osservandola bene, potrete notare il curioso gioco creato dall'insolita disposizione delle pietre: blocchi più o meno regolari, che diventano più grandi nella parte basse e più piccoli man mano che si sale con lo sguardo, posti accanto ad altri blocchi sporgenti, che contribuiscono a suggerire l'idea di pietra quasi viva. L'insolita disposizione inoltre fa sì che i blocchi della parte bassa appaiano meno trattati e quasi grezzi, assumendo gradualmente un aspetto più rifinito. 

In questa particolare facciata e tra gli incastri delle pietre che la compongono si nasconde una piccola curiosità. Nella parte bassa, due blocchi presentano particolari dimensioni, diversi da tutti gli altri: uno lunghissimo e un altro decisamente corto. Si dice che queste due pietre nasconderebbero un messaggio nascosto, una sorta di sberleffo architettonico messo in campo da Luca Pitti. Pare infatti che il banchiere fiorentino, promotore della costruzione dell'omonimo palazzo, avesse scelto i due blocchi di opposte dimensioni come simboli: la pietra più lunga rappresentava la potenza e la ricchezza della sua casata, mentre il blocco minuscolo era un ironico riferimento alla pochezza -morale e soprattutto patrimoniale- dei suoi rivali in affari, gelosi del patrimonio dei Pitti e del loro nuovo, bellissimo palazzo.

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