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Cronaca Empoli

"Picchiarono il ladro e falsificarono il verbale": condannati due poliziotti

Sovrintendenti del commissariato di Empoli, durante un blitz contro una banda di malviventi

Termina con due condanne il processo di primo grado a due poliziotti del commissariato di Empoli, accusati di aver preso a calci, durante le concitate fasi di un blitz contro una batteria di ladri, un componente della banda. I poliziotti, secondo l'accusa del magistrato Fabio Pestelli, avrebbero poi falsificato il verbale di fermo addebitando le lesioni procurate all'uomo, un cittadino romeno di mezza età, a una caduta accidentale su alcuni arnesi da cantiere rubati dalla stessa banda.

Il collegio presieduto dal giudice Lisa Gatto del tribunale di Firenze ha accolto la tesi dell'accusa: un sovrintendente, imputato di lesioni gravissime e falso, è stato condannato a 4 anni. Il collega, parigrado, imputato di falso, a 3 anni e 2 mesi. La versione offerta dal verbale “aggiustato” sarebbe infatti smentita sia da alcune ferite ed ecchimosi presenti sul lato sinistro del corpo del ladro, sia dall'assenza di altre che ci sarebbero dovute essere.

Per i due poliziotti, l'accusa aveva chiesto pene più alte: 15 e 6 anni. E nel corso della sua requisitoria, il pm aveva detto: “quando un criminale è nelle mani dello Stato, lo Stato deve sempre e comunque tutelarlo. Qui invece c'è stata solo violenza gratuita”. A far partire le indagini, sette anni fa, una dottoressa del pronto soccorso che segnalò quanto le disse il ladro, portato in ospedale dagli stessi agenti: “mi ha pestato la polizia”. I due poliziotti hanno sempre respinto tutte le accuse e, con ogni probabilità, i loro legali ricorreranno in appello. 

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