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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Emergenza spurghi, Cna: "Mancano discariche per le fosse biologiche"

Ditte di auto-spurgo ferme da lunedì. Stop ai conferimenti in aziende private e pubbliche (Publiacqua)

E' emergenza in Toscana per lo smaltimento dei liquami delle fosse biologiche. Una sentenza del Tar della Lombardia ha abbassato i valori limite e le concentrazioni di idrocarburi pesanti nei fanghi da utilizzare in agricoltura. Di conseguenza anche la Toscana non potrà più inviare i propri fanghi da depurazione. Inoltre dal 6 agosto i centri privati toscani a loro volta non potranno più accettare conferimenti "E’ necessario che la Regione Toscana con il coinvolgimento dei Prefetti individui immediatamente siti dove effettuare lo  stoccaggio temporaneo o definitivo dei cosiddetti fanghi da depurazione". Lo afferma Cna Toscana che ieri pomeriggio ha tenuto una riunione con le imprese di auto-spurgo.

“CNA Toscana incontrerà l’assessore regionale all’ambiente, Federica Fratoni, e invierà in giornata una lettera ai Prefetti per sottolineare la gravità del problema e l’urgenza di affrontarlo” dichiara Giuseppe Brasini, presidente Cna-Fita Toscana.

Anche le imprese di auto-spurgo non possono effettuare il proprio lavoro di vuotatura fosse biologiche e pulitura pozzi neri: la recente sentenza del TAR della Lombardia ha bloccato di fatto tale attività in questa regione dove veniva inviata la maggiore quantità dei  cosidetti ‘fanghi da depurazione’ prodotti in Toscana (tali fanghi devono essere per legge smaltiti in centri specializzati o bruciati negli inceneritori).

Da lunedì le imprese di auto-spurgo dovranno fermarsi perché i centri privati non accetteranno più conferimenti.

"Il problema riguarda anche società pubbliche - fa sapere Cna -. Publiacqua ha comunicato alle imprese di auto-spurgo la chiusura immediata dei propri impianti, in conseguenza sempre della sentenza del Tar della Lombardia, poiché ha difficoltà nello smaltire i fanghi disidratati prodotti dall’impianto stesso. E’ necessario - aggiunge Michele Santoniportavoce settore trasporto merci Cna Toscana - che la Regione garantisca alle imprese la certezza della destinazione dove conferire e anche dove effettuare il trattamento: occorre un piano preciso per non ritrovarsi nuovamente all’emergenza, magari per un’altra tipologia di rifiuto. E’ impensabile infatti che, come sta già accadendo, siano contattati paesi come Bulgaria e Polonia per lo smaltimento di tali fanghi, con conseguenze economiche pesanti per cittadini e imprese”.

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