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Cronaca

Lo stadio Franchi senza barriere già dall'inizio del prossimo campionato

Dopo due settimane dall'ingresso del Comune nel cda viola, il vicesindaco Nardella apre al giù le barriere dallo stadio Artemio Franchi sin dal prossimo campionato

L’ ultimo passo dopo l’introduzione della tessera del tifoso, sarà  liberare i supporter dalle “recinzioni”.  Dopo mesi trascorsi sul caso Cittadella Si, Cittadella No, arriva un passo in avanti. Giù le paratie che separano le tifoserie avversarie. Questo l’obbiettivo a due settimane dall’entrata, dalla porta principale, del Comune nel cda della società gigliata.

L’idea non è nuova bensì basata sul modello inglese e tedesco,  così come ne parlava il presidente della Lega di Serie A, Maurizio Beretta, circa un mese fa. Quest’ultimo ricordava anche la necessità di avere stadi gestiti direttamente dalle società, facendo balenare alla mente dei più attenti tifosi gigliati un parallelo, forse forzato, con il progetto Cittadella Viola.

Il vicesindaco Nardella, prescelto insieme al presidente Giani, per entrare nel cda della Fiorentina, pur senza diritto di voto, ha dato grossi segni d’apertura per abbattere le barriere. Già un mese fa il Ministro dell’Interno Maroni auspicava si potesse compiere questa operazione entro la fine della prossima stagione. Ma Firenze si muove d’anticipo, Nardella: “E’ un tema di cui si parla da tempo. E' una idea positiva che va sostenuta, ne abbiamo già parlato con i vertici della Fiorentina e da parte del Comune di Firenze c'è la massima disponibilità dal punto di vista delle autorizzazioni e degli aspetti logistici e organizzativi" per "partire con il campionato senza queste barriere".

Secondo il numero due di Palazzo Vecchio le barriere "danno un messaggio di distanza e distacco dal calcio inteso come evento sociale, di festa e pacifico. Dobbiamo dare invece un messaggio di grande unità, di civiltà e di non violenza. Siamo pronti a fare la nostra parte". Per il vicesindaco "l'obiettivo è quello di rendere il Franchi uno stadio sempre più funzionale e bello, accanto al centro tecnico che ormai è in dirittura d'arrivo, creando di fatto, un polo sportivo del calcio e della Fiorentina che, a mio avviso, è il dodicesimo giocatore in campo".
 

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