Duplice omicidio di via Fiume, l'arrestato: "Non ce la facevo più"

Mirco Alessi non ce la faceva più. Il 42enne fiorentino, accusato di aver ucciso a coltellate la transessuale brasiliana Gilberto Manoel Da Silva e la 27enne dominicana Mariela Josefina Santos Cruz, sarebbe stato esasperato per le continue e pressanti richieste di denaro della trans. Infatti il 42enne avrebbe avuto una relazione di qualche anno con "Kimberly" (come si faceva chiamare la transessuale) per cui lei lo ricattava.

Mariela, invece, sarebbe stata uccisa solo perché era nell'appartamento di via Fiume, dove la tragedia si è consumata. La terza ragazza, 25enne connazionale della seconda vittima, è invece riuscita a mettersi in salvo saltando giù dalla finestra. Nonostante la caduta - la domenicana è ricoverata non in gravi condizioni - la sua testimonianza è stata decisiva per risalire all'autore del duplice omicidio. La 25enne avrebbe riconosciuto il 42enne in una foto, l'uomo che conoscevano come Luca, il fidanzato di Kimberly. E come l'uomo che la mattina dell'omicidio, dopo aver accoltellato la trans, è entrato nella camera, dove la 25enne era insieme con l'amica Mariela, con gli abiti sporchi di sangue. Mariela non ce l'ha fatta: accoltellata è stata trovata in fin di vita sulle scale ed è morta poco dopo in ospedale. La 25enne si è invece gettata dalla finestra.  

Secondo le prime ipotesi l'omicidio sarebbe stato premeditato: nelle prime dichiarazioni fatte agli investigatori, in attesa che sia sentito dai magistrati, Alessi ha raccontato che la transessuale lo ricattava e lui era andato nell'appartamento perché non ce la faceva più a darle soldi. Durante la fuga il 42enne avrebbe effettuato più chiamate entrambe segnalate ai militari. Al padre: "Babbo ho fatto un macello". E poi a un amico avrebbe confessato di aver "ammazzato tre transessuali" aggiungendo poi di stare "bene".