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Cronaca

Forte Belvedere: Domenici condannato a 10 mesi per omicidio colposo

Per il Tribunale l'80% di responsabilità è da attribuire proprio alla vittima, Veronica Locatelli. La madre: "Mia figlia non ha scelto di morire, non è minimamente responsabile della sua morte. Ha perso la vita per colpa dell'incuria"

Il pubblico ministero aveva chiesto 4 anni di carcere, il giudice Francesco Maradei ha condannato l’ex sindaco di Firenze Leonardo Domenici, oggi eurodeputato, a 10 mesi con la condizionale con l’accusa di omicidio colposo per la morte di Veronica Locatelli. Veronica morì la notte tra il 15 e il 16 luglio del 2008 dopo essere precipitata dai bastioni del Forte Belvedere. Aveva 37 anni. Il tribunale, che ha assolto gli altri imputati, in questo ha sostenuto la via del concorso colposo. E in questo a stabilito che il grosso della responsabilità per quel che è accaduto, l’80%, è da attribuire al comportamento della vittima stessa.

LA REAZIONE DELLA MADRE DI VERONICA - "Veronica non ha scelto di morire, non era imprudente e quindi non è minimamente responsabile della sua morte. Ed è bene che sia ben chiaro a tutti. Veronica è stata uccisa da chi non ha messo in sicurezza il Forte Belvedere pur avendone la responsabilità, da chi ha tenuto aperto al pubblico e permesso l'utilizzo di un luogo pericoloso. Non si tenti di infangare la personalità di una ragazza che amava la vita, che non ha commesso nessuna imprudenza e mai avrebbe corso inutili e pericolosi rischi". Con queste parole Anna Maria Bettini e Massimiliano Locatelli, rispettivamente madre e fratello di Veronica, hanno deciso di commentare "l'assurda" sentenza.
 
"Sull'evidenza delle responsabilità istituzionali non serve ripercorrere tre anni di udienze, basti ricordare l'accorata lettera con cui l'autorevole Prof. Bonsanti definiva la morte di Luca Raso "una morte annunciata" e quindi sollecitava il sindaco Leonardo Domenici a mettere in sicurezza i bastioni, addirittura con un disegno, affinché potesse essere ancor più comprensibile". Basti ricordare come l'assessore alla cultura Gozzini in Consiglio Comunale, solo pochi giorni prima della morte di Veronica, dichiarava di “navigare a vista” proprio sulla questione della messa in sicurezza del bastioni. Basti ricordare gli allarmi lanciati dalla madre di Luca. Basti ricordare come in quello stesso baratro fossero caduti negli anni numerosi cani. Eppure Veronica è morta dopo tutto questo. Con le istituzioni che a livello politico e amministrativo niente hanno fatto per mettere in sicurezza quel punto del Forte. Per q uesto non è accettabile che si scarichino sulla vittima di un omicidio le gravissime responsabilità di chi ha permesso l’utilizzo di Forte Belvedere in quelle condizioni di totale insicurezza".

"Come si possono allora imputare a Veronica, che ha perso la vita per colpa dell’incuria e della negligenza altrui, le responsabilità di chi doveva vigilare sulla sicurezza dei cittadini?" "Al processo di appello, che auspichiamo imparziale e rapido, affinché si eviti il rischio prescrizione, spetta l'opportunità di ristabilire la verità dei fatti".

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