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Lunedì, 29 Aprile 2024
Commissione sanità / Careggi

Disforia: entro 20 giorni la risposta della Regione al Ministero. Ma c’è un nuovo esposto sui farmaci

Bezzini: “Capisaldi delle attività del centro non sono in discussione”. Gasparri torna a chiedere le dimissioni

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Un nuovo esposto sulla gestione dei farmaci depositato in procura. Questa la principale novità sul caso disforia a Careggi emersa oggi dalla riunione della commissione Sanità del consiglio regionale. Ad annunciarlo è il capogruppo di Forza Italia a Palazzo del Pegaso, Marco Stella, a presentarlo l’avvocatessa Anna Maria Bernardini de Pace. “Aspettiamo che si faccia chiarezza anche in merito a questo nuovo esposto - afferma Stella - restiamo in attesa che la procura faccia il proprio percorso, ma finalmente la politica mette un punto: il centrodestra aveva ragione, i rilievi fatti da Gasparri e dal sottoscritto fin da dicembre scorso nella relazione emergono con grande chiarezza. la relazione conferma, oggi emerge anche questo dato. Auspichiamo che la Regione il più presto possibile metta a punto i rilievi che sono stati fatti dal ministero, perché la vera risposta non è a noi, ma alle famiglie e ai bambini che si sono rivolti al centro”.

Bezzini: “La relazione parla di potenziamento, già definite azioni concrete”

Anche se dalla Regione, con l’assessore al Diritto alla salute Simone Bezzini si getta acqua sul fuoco delle polemiche: “La relazione che arriva dal ministero non mette in discussione i capisaldi dell'attività che da cinque anni va avanti nel centro di Careggi nelle materie afferenti alla disforia di genere e che si è svolta in coerenza a un percorso diagnostico-terapeutico assistenziale, Pdta, regionale approvato e pubblico dal 2018. I capisaldi non sono in discussione, tanto che la relazione in alcuni punti parla di potenziamento, di azioni di miglioramento”, le dichiarazioni rilasciate ai giornalisti al termine della commissione.

Sono 11 complessivamente “azioni di miglioramento” indicate dalla relazione del ministero della Salute. Tra queste, anzitutto, “l’assoluta necessità di produrre con urgenza procedure dettagliate per diagnosi e presa in carico dei soggetti con disforia di genere”, con “regolare valutazione del neuropsichiatra infantile in tutti gli adolescenti ai fini della prescrivibilità e rimborsabilità della triptorelina”, oltre a prevedere “che tutti i casi senza eccezione siano visitati dal neuropsichiatra infantile”.

“Seguiremo le indicazioni del governo che riguardano prevalentemente le procedure, i percorsi. Nei prossimi 20 giorni manderemo la risposta al ministro e fra 90 giorni manderemo il primo riscontro delle azioni concrete che in gran parte sono già state definite”. Bezzini, in merito alla presenza in organico di un neuropsichiatra infantile poi puntualizza: “Si dà l'idea che manchi qualcosa, la relazione spiega che questa figura è già presente, ma che deve visitare anche direttamente i pazienti, indipendentemente dalle valutazioni che sono state fatte a monte Questo è il punto di implementazione che ci viene richiesto. Ci muoveremo con assoluta serenità, tenendo conto anche che la stessa relazione riconosce che la stessa determina Aifa poteva indurre in confusione”, specifica l’assessore auspicando che “Aifa ridefinisca la determina in modo più chiaro e inequivocabile” e che “il ministero definisca linee guida su questa materia valevoli dalle Alpi alla Sicilia”.

Gasparri: “Tantissime inadempienze a Careggi, l’assessore si dimetta”

Intanto da Roma il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri torna a chiedere le dimissioni dello stesso Bezzini. “Ci sono undici azioni che il Ministero indica e che quindi evidenziano tantissime inadempienze dell'ospedale Careggi. Giani dovrebbe scusarsi di fronte alle famiglie che non ha tutelato. E chi difende il Careggi lo fa contro i diritti e gli interessi dei bambini e delle loro famiglie, che sono stati malamente assistiti”, attacca in una nota.  “Noi difendiamo la salute. Vogliamo che si applichino procedure certe e stabilite dall'Aifa e dal Comitato bioetico. Tutto ciò a Firenze non è avvenuto, con una condotta gravissima ed illegale. Mi auguro che anche la Procura della Repubblica, che ha aperto un'indagine dopo la segnalazione dell’avvocatessa Bernardini de Pace, ne prenda atto. Una vergogna enorme ricade sull’assessore alla Sanità, che si dovrebbe dimettere, sul presidente Giani, colpevole di quanto è avvenuto, sui dirigenti ed i sanitari dell'ospedale Careggi che mi auguro siano allontanati dalle loro funzioni, che hanno svolto non garantendo la tutela delle famiglie e soprattutto di bambini in tenera età”.

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