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Il caso / Careggi

Disforia di genere, la smentita del ministero: “Sull’ispezione a Careggi valutazione ancora in corso”

Dopo le indiscrezioni su presunte irregolarità, non si placano le polemiche: dal sito dell’Azienda ospedaliera sparisce la pagina dedicata al centro

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Il ministero della Salute smentisce le indiscrezioni sugli esiti delle ispezioni a Careggi, secondo le quali “non in tutti i casi sarebbe stata fatta la psicoterapia” e che ieri hanno nuovamente scatenato le forze di centrodestra. Oggi in una stringata nota da Roma si afferma che “in merito alle notizie relative al trattamento dei casi di disforia di genere presso l'ospedale Careggi di Firenze, si precisa che è ancora in corso la valutazione di tutti gli elementi e i documenti acquisiti durante l’audit che si è svolto il 23 e 24 gennaio. Al termine dell'istruttoria, gli uffici competenti trasmetteranno la relazione conclusiva al ministro Schillaci”.

Ad attendere la relazione anche la commissione Sanità del consiglio regionale che per giovedì prossimo ha convocato in audizione i vertici dell’Azienda ospedaliera. “Sono fiducioso del fatto che il nostro sistema sanitario sia fatto da persone eccellenti, da strutture che rispettano tutte le regole, ma siamo anche rispettosi del lavoro delle istituzioni, aspettiamo quello, aspettiamo la relazione degli ispettori del ministero e poi faremo l'audizione dei vertici di Careggi - ha detto il presidente Enrico Sostegni (Pd) - Speriamo che non ci sia nessuna strumentalizzazione ideologica, sarebbe una cosa abominevole. Però rispetto al clamore che c’è stato con l’ispezione ministeriale, riteniamo comunque nostro compito valutare insieme ai professionisti il lavoro che viene svolto a Careggi”.

Non molla però la presa Fratelli d’Italia, con il consigliere Diego Petrucci, reduce dal sopralluogo della commissione Sanità al Meyer: “Perché la disforia di genere non viene trattata all'ospedale pediatrico Meyer di Firenze? L’Azienda è da poco diventata anche Irccs (istituto di ricerca scientifica) ed è un’eccellenza a livello nazionale nelle cure pediatriche. Tra i numerosi reparti è presente anche la neuropsichiatria infantile”, assente invece a Careggi. Ma Petrucci chiede chiarimenti anche sull’improvvisa scomparsa “online” della pagina dedicata al centro per la disforia. “Oggi il sito web della Aou di Careggi è stato a lungo irraggiungibile e, adesso che il portale è tornato attivo, la pagina dedicata al Centro non è più visibile. Saremmo curiosi di saperne il motivo. Una strana coincidenza?”. Nel tardo pomeriggio di oggi la pagina non è ancora raggiungibile.

In serata arriva però il chiarimento da Careggi con una nota: “La Direzione dell’Azienda ospedaliero universitaria Careggi precisa che l’attivazione del nuovo sito aziendale all’indirizzo www.aou-careggi.toscana.it  non ha comportato la modifica dei contenuti, ma soltanto il loro trasferimento su una nuova piattaforma in linea con le disposizioni dell’Agenzia per l’Italia digitale (Agid) in tema di siti istituzionali. Tutte le pagine della vecchia versione del sito sono quindi presenti, senza variazioni nei testi e nei contenuti, navigabili secondo criteri aggiornati per una lettura più semplice sui dispositivi mobili, consentendo una maggiore accessibilità informatica ai dati. L’attività di rinnovamento del sito istituzionale di Careggi è iniziata nel 2023 ed è stata gestita in collaborazione con il Dipartimento delle tecnologie informatiche di Estar, secondo quanto previsto dal piano di comunicazione aziendale”.

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