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Il caso

Disforia di genere, a Careggi gli ispettori del ministero della Salute

Forza Italia: “Serve una indagine dettagliata che faccia chiarezza”. Stupore dal Pd: “Sicuri della correttezza dei protocolli utilizzati”

Alla fine a Careggi sono arrivati ispettori ed esperti del ministero della Salute (ci resteranno fino a doman) per avviare un confronto con i medici dell’ospedale in merito ai percorsi riguardanti il trattamento dei bambini con disforia di genere e sull’uso del farmaco triptorelina che serve a bloccare lo sviluppo dei caratteri sessuali in modo che una volta maggiorenni, possano decidere consapevolmente se compiere o meno la transizione verso l’altro sesso. Il caso era stato sollevato da Forza Italia con una interrogazione parlamentare del senatore Maurizio Gasparri.

“Serve una indagine imparziale e dettagliata”

“È una questione che merita approfondimenti e riflessione da condurre con equilibrio e serietà, ma anche con grande attenzione. Sono certo che il ministero condurrà un’indagine imparziale e dettagliata senza farsi condizionare da pareri preconfezionati. Anche perché sono in possesso del ministero documentazioni e dichiarazioni che confermano la fondatezza dei miei dubbi. E da quei documenti già acquisiti non si potrà prescindere. Attendo poi le risposte che sarà bene fornire dopo tutti gli accertamenti del caso. Ma credo anche che l’Aifa e il Comitato di bioetica avranno poi modo di entrare nuovamente su queste questioni per direttive ancora più precise da rispettare, a Careggi e ovunque”, afferma in una nota l’ex ministro.

“Esiste il supporto psichiatrico per i pazienti giovani?”

“Su un tema così delicato non possono esserci incertezze - rincara il capogruppo in consiglio regionale Marco Stella - In un’intervista del mese scorso a un quotidiano nazionale, una delle dottoresse responsabili del centro di Careggi affermò che anche nel caso di un bambino, è lui/lei a dire come si identifica con la propria identità di genere, mentre sappiamo bene che a quell'età un supporto e un confronto con un adulto è fondamentale”.

Stella che sul tema ha presentato quindici interrogazioni, aggiunge: “Quando si tratta di minori, ogni dubbio va dissipato, indipendentemente da come uno la pensa sul tema specifico. Esiste o non esiste il team multidisciplinare di cui si legge sul sito del centro di Careggi? C’è o non c'è un supporto psichiatrico per dei pazienti così giovani? Quanto tempo passa da quando avviene il primo contatto tra il giovane paziente e la somministrazione del farmaco che blocca la pubertà? E che età ha il ragazzo o la ragazza più giovane a cui è stata somministrata la triptorelina? Nel 2023 ci sono stati 150 accessi al Crig, e 26 prescrizioni del farmaco, vogliamo capire se vengono rispettate tutte le regole o se sono stati saltati dei passaggi fondamentali nel percorso clinico”.

“No a strumentalizzazioni sulla pelle delle persone”

Di parere opposto il Partito democratico con il responsabile toscano alla Salute, Marco Niccolai: “Siamo stupiti della scelta del ministero della Salute di avviare un’attività ispettiva all’ospedale di Careggi sul trattamento degli adolescenti con disforia di genere. Questo centro svolge un ruolo importante riconosciuto nel tempo da più autorità nazionali e internazionali. Siamo sicuri che verrà confermata la correttezza dei protocolli utilizzati nell’affrontare casi delicatissimi per famiglie e ragazzi che affrontano il problema della disforia di genere. Ci auguriamo che non ci siano strumentalizzazioni di questa vicenda sulla pelle delle persone, anche se già oggi leggiamo di partiti che si intestano la paternità politica dell’ispezione”.

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