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Cronaca

Disabili, il fiorentino Melio risponde alla recensione shock: "In vacanza ci vado"

Polemiche per la recensione Tripadvisor: "Non è un bello spettacolo la presenza di disabili". Jacopo Melio: "Disabilità in chi guarda"

Ha scatenato dure polemiche sul web la recensione anonima su TripAdvisor di un utente che si lamenta della presenza di disabili in un villaggio vacanza dell'Abruzzo.

"Nel villaggio era presente una miriade di ragazzi disabili", ha scritto sul famoso portale, pochi giorni fa, l'utente che si firma Cico 33, che prosegue così nella sua recensione: "Vi posso assicurare che per i miei figli non è un bello spettacolo vedere dalla mattina alla sera persone che soffrono su una carrozzina. Bastava che la direzione mi avvisava e avrei spostato la vacanza in altra data". L'utente, in conclusione scrive addiritura di valutare "di intraprendere una via legale per eventuali risarcimenti".

La recensione ha scatenato dure proteste sui social network. Ha fatto sentire la sua voce anche Jacopo Melio, fiorentino di Cerreto Guidi, noto anche per avere lanciato la campagna, in passato, #voglioprendereiltreno, per sensibilizzare le istituzioni ad eliminare le barriere architettoniche che rendono la vita ai disabili ancora più difficile.

"Caro testa a pinolo, io in vacanza ci vado", inizia così la risposta di Melio tramite la sua pagina Facebook. "Ho saputo che sei stato in vacanza e che qualcosa è andato storto. Un gruppo di disturbatori ha infranto il tuo progetto di relax in mezzo al verde. Che magari te lo eri pregustato per tutto l'anno chiuso all'aria condizionata del tuo ufficio, in piena città, otto ore per cinque giorni tra noia e frustrazione [...]".

"Mi trovo qui a scriverti due righe perché non so se un giorno anche io avrò dei figli come te. In realtà non so neanche se avrò un lavoro che mi permetterà di sognare una vacanza, ma andiamo per gradi: di certo una cosa l’ho ben chiara in testa, ed è la responsabilità genitoriale - prosegue Melio -. Se mai un giorno avrò dei figli vorrò insegnare loro che la vera disabilità è negli occhi di chi guarda, di chi non comprende che dalle diversità possiamo solo imparare. Disabile è chi non è in grado di provare empatia mettendosi nei panni degli altri, di mescolarsi affamato con altre esistenze, di adottare punti di vista inediti per pura e semplice curiosità".

"Ecco, caro il mio testa a pinolo. Se un giorno avrò dei figli saranno sicuramente più fortunati dei tuoi che, poveracci, di colpe non ne hanno. Più fortunati perché scopriranno che la mia carrozzina non è né più né meno di un paio di scarpe nuove con le quali iniziare viaggi, avventure, sogni, destini, speranze. Se un giorno avrò dei figli sapranno che il dolore, quello vero, è nascosto nell’indifferenza e non nella malattia. Che i brutti spettacoli del mondo ce li ha sempre “regalati” la cattiveria umana e mai la dignità. Che il mondo è popolato da persone diverse ma con gli stessi diritti. Che non esiste libertà abbastanza grande di quella che possiamo prenderci per essere felici.
Perché vivere significa questo: esser messi in condizioni di poter fare del nostro destino ciò che si vuole, senza mancare di rispetto (ah, che bella parola!) a chi ci sta intorno".

"Quindi, caro il mio testa a pinolo, non solo io in vacanza ci vado, quest’anno, come tutti gli altri anni. Ma ci andranno anche Marco, Matteo, Laura, Sara, Ilaria, Fabrizio, Ginevra, Alessandro. E tutti i ragazzi “speciali” di questo mondo, che di speciale non hanno niente se non la loro unicità: come me che ti ho scritto questo papiro, mosso da una frustrante sensazione di impotenza, e - conclude Melio -, come te, caro testa a pinolo, che della vita non hai capito proprio niente".

FOTO - Recensione TripAdvisor contro disabili e risposta di Jacopo Melio

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