Arte: dipinto del '500 rubato torna ai Rucellai dopo 29 anni / FOTO
Era stato rubato nel 1989 e raffigura il “Rogo di Savonarola in piazza della Signoria”
Un pregiato dipinto del Cinquecento torna ai legittimi proprietari, riconsegnato questa mattina, dopo 29 anni. Si tratta di un olio su tela del XVI secolo, raffigurante il “Rogo del Savonarola in Piazza della Signoria”, rubato nella notte tra il 10 e l’11 maggio 1989, unitamente a numerose altre opere d’arte.
Il bene fu ritrovato nell’ottobre del 1995 dai Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Artistico (oggi Tutela Patrimonio Culturale) di Firenze, nella residenza di un privato pratese, risultato poi possessore in buona fede.
Le indagini avevano già portato, nel 1991, al recupero di 6 sedie del XVIII secolo, provenienti dal medesimo furto, individuate in un catalogo di una casa d’aste toscana.
Gli ulteriori sviluppi investigativi permisero di accertare che il dipinto sequestrato, prima di entrare nella disponibilità del collezionista di Prato, era stata oggetto di almeno tre cambi di proprietà, tra cui il titolare della medesima casa d’aste, dove l’opera venne a suo tempo acquistata per 280 milioni delle vecchie lire.
L'iter giudiziario è stato molto lungo, caratterizzato da ricorsi discussi anche innanzi alla Corte di Cassazione. Il processo per ricettazione, che ha coinvolto sia la casa d'aste che l'ultimo proprietario, si è concluso con l'archiviazione del procedimento penale. In sede civile invece, con un ordinanza emessa dal Giudice per l’Esecuzione del Tribunale di Prato, che ha disposto la restituzione del dipinto agli eredi della famiglia Rucellai.
Il dipinto, di grande pregio storico e artistico, che rappresenta l’esecuzione di Savonarola bruciato sul roggo assieme a due suoi confratelli, avvenuta all’alba del 23 maggio 1498, deriva da un noto originale esposto al Museo San Marco di Firenze, attribuito alla bottega di Francesco Rosselli, di cui sono conosciute anche altre versioni, sia su tavola che su tela. L’autore del dipinto è sicuramente un artista fiorentino, non ancora identificato, probabilmente della seconda metà del '500.
Il quadro, rimasto custodito per 23 anni nel caveau del Nucleo di Firenze, è stato restituito questa mattina dal Maggiore Lanfranco Disibio, Comandante del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale (TPC), agli eredi della famiglia Rucellai. Presente anche il direttore del Polo Museale Fiorentino Stefano Casciu.
