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Cronaca

Dipendente comunale denunciato da Renzi dovrà rispondere di diffamazione

Udienza fissata per 7 luglio al tribunale di Firenze. L'usciere del Comune presentò un esposto da cui partì l'inchiesta della procura sull'affitto della casa di Renzi pagato dall'amico imprenditore

Lunedì 7 luglio Alessandro Maiorano, usciere del Comune di Firenze, dovrà presentarsi in tribunale per rispondere del reato di diffamazione dopo la denuncia dell’ex sindaco, ora premier, Matteo Renzi.

Maiorano, che nel 2011 denunciò a sua volta Renzi per mobbing, è stato querelato dal segretario del Pd per alcune sue affermazioni riguardo presunti sperperi di denaro quando l’ex primo cittadino ricopriva il ruolo di presidente della Provincia.

Nello specifico sono due le esternazioni, entrambe riportate sul web, che hanno fatto finire la vicenda in tribunale per aver portato “offesa al prestigio e all'onore". Gli episodi riportati nella denuncia sono un'intervista a un quotidiano on line e la pubblicazione di una foto di Maiorano con una maglietta recante la frase "Matteo Renzi ha speso 20 milioni di euro da presidente della Provincia pagati dal contribuente", accompagnata da altre affermazioni. Maiorano dice di avere fatture e altri documenti che proverebbero il presunto spreco di 20 milioni alla Provincia, fatture e documenti che, assicura anche il suo legale, porterà in aula il 7 luglio. Renzi si era riservato di costituirsi parte civile in un eventuale processo futuro.

Il 13 marzo scorso Maiorano presentò un esposto alla procura di Firenze da cui sarebbe poi nata l'inchiesta, per ora senza reato ne' indagati, sulla vicenda dell'appartamento del centro di Firenze dove Renzi avrebbe abitato per un periodo quando era sindaco. Maiorano proprio dall'avviso di conclusione indagini 'scoprì' la residenza di Renzi e denunciò il fatto che l'affitto sarebbe stato pagato dall'imprenditore, amico del premier, Marco Carrai.

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