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Cronaca Bellariva

Rari Nantes a rischio demolizione: è scontro tra la Provincia e il Comune

Per Palazzo Medici Riccardi la struttura sarà abbattuta il prossimo 16 settembre. Scatta la polemica e il Pd si spacca. Giani e Bonifazi attaccano Barducci frontalmente, il presidente si difende: "Non avete mosso un dito"

Il 2 gennaio 2013 è stata sequestrata; il prossimo 16 settembre, piscina e terrazza della Rari Nantes Florentia di Firenze, storica società sportiva nata nel 1904 sulle rive dell'Arno, saranno abbattute. Le ruspe entreranno e spianeranno un pezzo di storia di Firenze,  dove generazioni di fiorentini hanno imparato a nuotare e che, negli anni, ha ‘allevato’ grandi campioni della pallanuoto e del nuoto. Con 9 scudetti, una Coppa Italia e una Coppa Len nella pallanuoto, 22 atleti campioni nel nuoto e 7 titoli nei tuffi, si legge sul sito, la Rari è la società sportiva più titolata in Toscana. Proprio per questo che la decisione presa dalla Provincia (con un’ordinanza) sta creando allarme e polemiche in città. Dario Nardella, ex vicesindaco di Firenze ed ora deputato del Pd, fa sapere che la vicenda è approdata sui tavoli del ministero dello Sport. Ma in città la polemica non si placa.

GIANI – Duro il commento di Eugenio Giani, il presidente del Consiglio comunale di Firenze: “La notizia di un’ordinanza per la demolizione della sede della Rari Nantes lascia profondamente sconcertati e fortemente delusi per l’incapacità del presidente della Provincia Andrea Barducci di filtrare, attraverso una giusta mediazione politico-amministrativa, perizie tecniche sui presunti pericoli per lo scorrimento delle acque dell’Arno. Questi pareri, peraltro, hanno come contraltare altrettante autorevoli perizie che confutano pericoli di impatto nel tratto del lungarno Ferrucci da parte di manufatti consolidati da decenni, quali la sede della Rari Nantes e la relativa piscina, servizi di utilità sociale goduti da migliaia di cittadini”.

PD – Durissimo anche il commento dell’onorevole Francesco Bonifazi, capogruppo del Partito democratico a Palazzo Vecchio: “Il presidente della Provincia Andrea Barducci dimostra di essere un amministratore in preda alla paura: la lunga querelle della riva sinistra d’Arno si risolve col dialogo istituzionale, non con le ruspe. Con l’ordinanza firmata dalla Provincia non si abbatte soltanto un immobile, ma 110 anni di storia fiorentina. Noi ci impegneremo su tutti i fronti per risolvere prima del 16 settembre questo problema, e combatteremo a fianco della città contro gli amministratori pavidi”.

L’immobile sorge su un terreno demaniale sulle sponde del fiume: già nel 1998 il Demanio, iniziando una lunga battaglia giudiziaria, ne aveva chiesto la liberazione e il ripristino dell’area. Le strutture, tempo fa anche ‘sigillate’ e poi riaperte, non rispetterebbero le norme di sicurezza idraulica che risalgono a un decreto regio del 1904. Nell’ordinanza della Provincia si parla di “perdurante inadempimento da parte della Rari Nantes” che non ha rilasciato le aree e demolito le strutture, e “si rende necessario procedere all’apprensione dell’immobile mediante sgombero coattivo” a settembre. Sempre nei giorni scorsi il presidente Barducci ha ricevuto, insieme con altri amministratori, un avviso di garanzia, nel quale gli viene contestata la responsabilità per la mancata demolizione.

BARDUCCI – Palazzo Vecchio affonda il colpo, Palazzo Medici Riccardi parte con la contraerea: “Considero assurdo – ha sottolineato Andrea Barducci, il presidente della Provincia di Firenze – che alcuni rappresentanti delle istituzioni cittadine attacchino il Presidente della Provincia, che ha la sola colpa di aver rispettato la legge. Dal punto di vista politico credo di poter comprendere tanto imbarazzo da parte del Comune di Firenze, che finora non ha mosso un dito per tentare di risolvere una questione che addirittura si trascinava da anni, e ora si sveglia all’improvviso attaccando proprio coloro che rispettano la legge”. “Sono convinto che i dirigenti della Rari Nantes, che tanto hanno fatto per lo sport fiorentino – conclude Barducci – sapranno prendere le distanze da quanti agitano la piazza a solo scopo propagandistico, promettendo sempre magiche soluzioni al problema che poi puntualmente non arrivano, mettendo così nei guai quanti hanno creduto finora nella loro false promesse. La strada da percorrere è un’altra, e va percorsa obbligatoriamente nel rispetto della legge”.

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