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Cronaca

Il decreto Semplificazioni sblocca le opere toscane. A Firenze Tav, aeroporto e tramvie

Renzi: "Ora aprire i cantieri, Italia ha bisogno di lavoro e non assistenzialismo". Via libera a Tirrenica, darsena Europa a Livorno, Grosseto-Fano e ponte di Albiano sul Magra

Via libera al decreto Semplificazioni da parte del Consiglio dei Ministri, con importanti ripercussioni su Firenze e la Toscana.

L’ok, incassato nella notte tra lunedì 6 e martedì 7 giugno, approva "salvo intese" un decreto che prevede tra l'altro lo sblocco di alcune opere pubbliche tramite una 'corsia preferenziale' su ispirazione del 'modello Genova' messo in campo per la rapida ricostruzione del ponte Morandi.

"Ieri in Consiglio dei ministri abbiamo approvato l'elenco di 130 opere strategiche "Italia Veloce" individuate specificamente dal Mit - ha detto il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa - a queste aggiungiamo quelle di competenza di altri ministeri, sanità, carceri, polizia".

In alcune decine di casi arriverà il commissario per accelerare i lavori. Gli interventi valgono 200 miliardi. "Le opere non si bloccheranno più - ha aggiunto Conte -  perché i procedimenti amministrativi saranno con sentenza breve e le stazioni appaltanti procederanno anche in presenza di contenzioso".

“Ciò che esce dal Consiglio dei ministri non è interamente il Piano Shock che avevamo concepito ma è un passo in avanti importante nella direzione indicata da Italia Viva - commenta su FB l'ex premier e leader di Iv Matteo Renzi - Adesso apriamo i cantieri e chiudiamo le polemiche. L’Italia ha bisogno di lavoro, non di assistenzialismo”.

Le opere in Toscana

Per quanto riguarda la Toscana, per effetto del decreto Semplificazioni nella prima fase verranno sbloccate: il completamento del corridoio tirrenico, con l’intervento di adeguamento e messa in sicurezza della Variante Aurelia e con l’intervento di miglioramento della ferrovia Pontremolese; la realizzazione della Darsena Europa nel porto di Livorno; il completamento della Grosseto-Fano e della ricostruzione del ponte di Albiano sul fiume Magra. Tutte queste opere avranno un commissario straordinario.

"Il decreto Semplificazioni sembra operare una svolta storica, stabilendo per 130 grandi opere un commissario per accelerarne l’apertura dei cantieri e la realizzazione - commenta il presidente toscano Enrico Rossi -. Noi siamo pronti a metterci subito al lavoro perché questi cantieri partano al più presto. Ci sono capitoli che sono stati aperti per troppo tempo e che adesso vanno chiusi".

Le opere fiorentine

Per quanto Firenze, “I contenuti del decreto semplificazione registrano alcune misure importanti che noi avevamo già sottolineato con il nostro piano-shock", spiegano esponenti di Italia Viva.

Ad elencare le opere che rientrano all'interno del piano “Italia veloce” del MIT, allegato al decreto legge Semplificazioni, sono il deputato fiorentino di Italia Viva Gabriele Toccafondi, insieme alla consigliera regionale Titta Meucci e ai coordinatori fiorentini di Iv Francesco Grazzini e Patrizia Ciabattoni: "Il nodo AV di Firenze, le nuove linee tramviarie e la nuova pista dell'aeroporto di Peretola".

“Il tema dello sblocco delle infrastrutture è da sempre una priorità per Italia Viva, e siamo contenti che il governo oggi faccia un passo verso questa direzione. Firenze e la Toscana, a maggior ragione dopo questa fase di crisi economica oltre che sanitaria - sottolineano gli esponenti renziani - hanno bisogno di opere e infrastrutture efficienti e moderne, che facciano ripartire il lavoro, e quindi l'economia del territorio”.

"Il via libera al Dl semplificazioni è un’opportunità clamorosa per la Toscana e rappresenta meglio di mille parole ciò che anima l’azione politica di Italia Viva - aggiungono l'europarlamentare Iv Nicola Danti, l'assessore regionale Stefania Saccardi e il capogruppo Iv in consiglio regionale Stefano Scaramelli - creare i presupposti per far ripartire un’economia paralizzata e dare vita a opere e infrastrutture che rendano migliore la vita dei cittadini, oltreché più competitivo il nostro sistema economico e produttivo.

"Da mesi parlavamo di un Piano Shock per l’Italia e per i suoi territori, finalmente vediamo arrivare i primi frutti - aggiungono -. Adesso non si deve indugiare ulteriormente: è necessario intraprendere quelle azioni che la nostra regione attende da ormai troppo tempo, come la Grosseto Fano, la Tirrenica, Darsena Europa e il nuovo ponte sul Magra. Dovranno essere realizzati a tempo di record, visto che potranno avvalersi della gestione commissariale".

"Anche gli altri interventi, tra i quali quello relativo all’aeroporto di Firenze, che godranno della procedura semplificata, dovranno procedere speditamente - proseguono Danti, Saccardi e Scaramelli -. Attendiamo con ansia l’apertura dei cantieri, consapevoli che questo sarà comunque un primo passo di un cammino che per noi deve essere lungo e ricco di risultati".

Critica invece la candidata presidente della Toscana Irene Galletti, del M5S:  “Gli unici interventi d’emergenza di cui ha bisogno la Toscana sono quelli utili a colmare il gap infrastrutturale sulla costa. Gli altri sono e restano capricci renziani, che purtroppo però questo governo non ha avuto il coraggio di accantonare. Il primo è il tunnel Tav sotto Firenze. E il secondo è quello relativo alla realizzazione della nuova pista dell’aeroporto di Peretola, messo attualmente nel congelatore in attesa, speriamo, di un suo definitivo abbandono”.

“Al contrario – prosegue Galletti - Il potenziamento dell’Aurelia a sud di Livorno rappresenta un intervento essenziale sia per sviluppare finalmente una sinergia reale tra i due porti della zona, sia per incentivare il turismo in una delle aree più belle e incontaminate della nostra regione. Lo stesso discorso vale per la Due Mari, Grosseto – Fano, indispensabile per la valorizzazione della Maremma”.
 

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