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Alla Fortezza il primo danzatore al mondo con protesi: "Mai smettere di credere nei sogni" / VIDEO

Daniele Terenzi è tra gli ospiti di DanzaInFiera. Cinque anni fa, perse un arto in un incidente. Oggi solca i palcoscenici di tutta Italia

Una passione messa nel cassetto per quella che potremmo definire comodità. Poi un brutto incidente. Tutto sembra perduto ma la passione arriva in aiuto e dona una nuova vita. Daniele Terenzi, romano classe 1988 ospite nella tre giorni di DanzaInFiera alla Fortezza da Basso, cinque anni fa ha avuto un brutto incidente. “Ho avuto un frontale con la moto, sono andato in coma e poi per dieci mesi sono stato immobile nel letto”. 

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Un incidente che gli ha portato via parte della gamba sinistra. “Avevo iniziato a ballare a 14 anni – ricorda -  facendo latino americano, salsa, baciata e balli accademici. Fin quando non ho dovuto smettere perché andando all'università ho fatto una scelta”. 

Gli allenamenti quindi si fanno più radi e nel frattempo Daniele si laurea diventando infermerie di anestesia.
“Avevo deciso tra quello che era più comodo e la mia passione – spiega - Poi come tutti i piccoli sogni nel cassetto, tornano fuori quando hai la mente e la forza di capire quel che vuoi veramente nella vita. Ed è capitato dopo l'incidente. Perché ti accorgi di quello che hai perso, quando realmente hai perso qualcosa”. 

Daniele così inizia una lunga riabilitazione. E allo stesso tempo, studia per fare quello che nessuno ha mai fatto: ovvero danzare con una protesi. “Per fare la protesi ci sono voluti 14 mesi – precisa Terenzi – un progetto che ha messo insieme un'ortopedia di Pomezia e una scuola di danza. Da una parte gli insegnanti che davano specifiche tecniche e dall'altra i tecnici ortopedici che riportavano il tutto nella biomeccanica. E alla fine ci sono riusciti”.

Inizia così una nuova vita che lo porta, facendo danza classica, neoclassica e contemporanea, su palcoscenici come l'Ariston di Sanremo, il teatro Olimpico a Roma e il San Carlo a Napoli facendolo diventare il primo danzatore con protesi al mondo. “Il fatto di essere il primo da una parte è bello perché è tutta una scoperta – ammette – dall'altro un problema perché è un po' come essere la prima persona al mondo che ha guidato una macchina: cosa devi fare, lo scopri in corso d'opera”.

Ora per Daniele una nuova sfida. “Oggi il mio l'obiettivo è quello dell'anno prossimo -  spiega - Per il 2025 stiamo programmando una tournée, dedicata alla danza inclusiva, che partirà da Roma e finirà a Roma. Gireremo tutta Italia, sperando di passare anche per Firenze, per mandare messaggi di inclusione in ogni regione. La disabilità a teatro è un tema ancora molto forte da trattare e io voglio finalizzare questo progetto dedicato ai più bisognosi, a chi ha bisogno. Io oggi riesco a danzare anche grazie a chi mi ha sostenuto in passato. E lo stesso voglio fare io per gli altri”.

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