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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

La sovrintendente Acidini si dimette. Indagata insieme al direttore dei Musei vaticani

Acidini lascia il suo incarico "per colpa della riforma Mibact". Sono due le indagini che la riguardano. Indagato anche il direttore dei musei vaticani

La sovrintendente del Polo museale fiorentino, Cristina Acidini, lascia. Ieri la 63enne ha diffuso una nota specificando che le sue dimissioni, presentata già all'inizio di settembre, non dipenderebbero dalle inchieste che la vedono coinvolta bensì dai probabili effetti della riforma del Mibact elaborata dal ministro Franceschini.

La decisione sarebbe quindi scaturita “dalla valutazione dei probabili effetti della riforma in itinere", visto che "nel futuro assetto di soprintendenze e musei non è prevista una posizione paragonabile alla mia".

Due le inchieste in cui è coinvolta la Acidini. La prima riguarda la copertura assicurativa delle opere d’arte all’estero, si ipotizza un abuso d’ufficio, per la convenzione stipulata nel 2006 con la compagnia Axa-art. La convenzione al centro dell'inchiesta è stata firmata nell'autunno del 2006 da Antonio Paolucci, predecessore delle Acidini, e attuale direttore dei musei vaticani, per poi essere confermata dalla Acidini stessa. Gli investigatori credono che siano state violate le norme europee che prevedono la scelta della compagnia attraverso una gara e che l’ammontare della polizza non superi i 50mila euro. Indagati anche un agente assicuratore e un funzionario del Polo, Marco Fossi.

La seconda indagine piombata sulla sovrintendente riguarda i canoni - troppo bassi secondo l'accusa - stabiliti per far tenere concerti di musica classica al giardino di Boboli. "La dottoressa Cristina Acidini si dichiara estranea alle contestazioni che le sono state mosse - ha spiegato l'avvocato della Acidini, Nino D'Avirro - e sottolinea da un lato il comportamento trasparente e documentalmente verificabile della Soprintendenza, e dall'altro il fatto che nessun vantaggio e' derivato ne' a lei stessa ne' agli altri indagati, che hanno agito nell'esclusivo interesse pubblico per scopi istituzionali".

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