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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Tagli alle maschere del Maggio, la Regione attiverà azioni di sostegno

Incontro tra regione e la sovrintendenza del Teatro. Simoncini: "metteremo in campo una batteria di strumenti per alleggerire i disagi dei lavoratori"

Enrico Rossi lo aveva annunciato su facebook, la solidarietà alle maschere del Maggio non bastava, ed aveva affidato la vicenda all’assessore regionale al lavoro Simoncini. Una vera e propria verifica istituzionale, che arriva durante l’elaborazione del piano salva Maggio, a cui sta lavorando la sovrintendente Colombo ed i vertici della Fondazione, nel momento in cui il programma di rilancio comincia a prendere una forma ben definita. Tutto parte dal debito strutturale e dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali che sta con il fiato sul collo dell’ente; 27 milioni di euro di passivo, una voragine accumulatasi negli anni, talmente profonda da rendere vicinissimo il commissariamento ministeriale, con tutto quello che ne potrebbe conseguire, dalla sospensione alla chiusura. Per questo è stato studiato un piano di rilancio, una vera e propria dieta dimagrante.

E’ stato lo stesso sindaco Renzi, presidente della Fondazione, ad illustrare i due vettori principali del rilancio: primo, una nuova ridefinizione, un alleggerimento, del contratto integrativo (che oggi ha un peso di 5 milioni di euro l’anno); secondo, criteri occupazionali modificati, diversi, con la possibilità di introdurre contratti a tempo determinato che affianchino la carriera effettiva delle eccellenze senza andare oltre nel tempo, come è il caso dei ballerini. Poi le esternalizzazioni di alcuni servizi, tra cui è certo le maschere di sala ed i laboratori, ed il possibile prolungamento della stagione. Tutto questo dovrebbe garantire la solidità necessaria per far accedere il Maggio ad un ventilato super mutuo, da spalmare negli anni, che potrebbe ricucire la lunga linea rossa del bilancio. Il tavolo con i sindacati è aperto, la trattativa è serratissima, anche perché i posti in ballo sono parecchi. Se ne riparlerà il 6 settembre, dopo la pausa estiva.

Ieri intanto, dopo le parole del governatore, si è tenuto il primo incontro ufficiale tra Regione, che siede con un membro nel cda del teatro, e sovrintendenza. Alla riunione, l’assessore regionale al lavoro Gianfranco Simoncini, quello alla cultura Cristina Scaletti e la sovrintendente del Maggio Francesca Colombo. “Un incontro fortemente voluto – ha dichiarato la Scaletti al termine della riunione – proposto dalla Regione che ha come presupposto quello della salvaguardia di un patrimonio artistico e professionale di prim’ordine, e che però non può prescindere da un percorso condiviso quanto mai indispensabile”.

Quindi le parole d’ordine da qui ai prossimi mesi saranno condivisione delle scelte, necessità decisionali, ed anche inevitabilità, cioè la sorte ineludibile che toccherà a parte del personale: l’apertura di un tavolo per le possibili azioni di sostegno voluto dalla Regione è un segno chiaro in questa direzione. “Abbiamo condiviso la necessità di un piano industriale complessivo, che non investa solo l’aspetto del personale, per il quale sarà aperto un tavolo per le possibili azioni a sostegno, ma tutte le leve di sviluppo, e che permetta un rilancio effettivo condiviso dalla Regione Toscana, senza il quale risulta difficile appoggiare, in qualità di socio fondatore che esprime un proprio membro all’interno del cda, decisioni non coerenti con questa impostazione” continua la Scaletti che oltretutto ha parlato anche di un possibile coinvolgimento in questo progetto di sponsor privati. Sulla stessa linea l’assessore Simoncini: “riorganizzare la macchina del Maggio è un passaggio inevitabile per dare, sia pure con qualche sacrificio, prospettive di continuità. Noi abbiamo la possibilità e l’esperienza di tante situazioni di crisi gestite in regione per indicare una “batteria” di strumenti contrattuali, di ammortizzatori, in grado di alleggerire la situazione di sbilancio, evitando disagi non tollerabili ai lavoratori e mantenendo l’obiettivo condiviso della qualità artistica del prodotto, in tal senso sottolineando l’esigenza di positivo sistema di relazioni sindacali, siamo pronti ad accompagnare tale confronto”.

La sovrintendente Colombo è uscita soddisfatta dall’incontro con la Regione ed ha giudicato opportuno e necessario che tutte le istituzioni pubbliche sopportino e facciano la loro parte all’interno di questo piano di riorganizzazione. Che l’organico tuttavia subirà dei tagli è ormai fuori discussione, la stessa Colombo è stata chiara: “Nelle ristrutturazioni stiamo rivedendo tutte le voci di bilancio nel loro complesso, e tra queste anche il ridimensionamento del personale con un percorso graduale e non traumatico. La Regione potrà fornire un contributo importante sul piano dell’individuazione dei percorsi di intervento, e per questo attiveremo subito un tavolo tecnico per valutare come attingere alla “batteria” di strumenti proposta oggi dall’Assessore Simoncini”.
 

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