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Cronaca

Strage dei Georgofili: Firenze in corteo ricorda a 19 anni dalla bomba

Un corteo è partito da Palazzo Vecchio per arrivare fino all'Accademia dei Georgofili dove nel 1993 un attentato uccise cinque persone e ne ferì 48

Firenze non dimentica i caduti di quel 27 maggio 1993, quando un attentato dinamitardo colpì la città e tutto il paese al cuore. Diciannove anni fa morirono in cinque e in 48 rimasero feriti. Due quintali di tritolo deflagrarono all’1 e 4 minuti. Quel fragore che ieri è diventato un silenzio assordante durante la marcia notturna da Palazzo Vecchio fino a via dei Georgofili, lì accanto all’Accademia luogo dell’attentato.

Le commemorazioni in memoria delle vittime sono cominciate venerdì e proseguiranno fino a domani quando il Procuratore aggiunto della DDA, Nicola Gratteri, incontrerà gli studenti del liceo Dante per parlare di mafia. Non sono mancati convegni, incontri e presentazioni di libri, organizzati da Regione Toscana, comune di Firenze e Associazione dei familiari delle vittime. Stamani anche la Messa in memoria dei caduti.

Ieri all’affollatissimo corteo oltre ai vertici delle istituzioni cittadine anche il procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso. Ricordando le cinque vittime della strage dei Georgofili, ha detto: "Se qualcuno pensava che sareste stati condannati all'oblio si sbagliava". Grasso ha auspicato che "soffi un vento che porti via trattative funeste e verità nascoste, che faccia emergere l'eterna voglia di libertà". La presidente dell'Associazione fra i familiari delle vittime della strage dei Georgofili, Giovanna Maggiani Chelli, ha ribadito la richiesta "di verità e giustizia". La marcia del ricordo si è poi chiusa a quelle una e quattro minuti, la stessa ora in cui la bomba esplose.

 

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