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Rifiuti, cinquemila persone sfilano in corteo contro gli inceneritori

Cinquemila persone provenienti da tutta la Toscana hanno sfilato per dire no agli inceneritori. In apertura lo striscione 'Non bruciamoci il futuro'

Ieri pomeriggio circa 5mila persone, provenienti da tutta la Toscana, hanno partecipato a Firenze ad una manifestazione contro gli inceneritori di rifiuti e a sostegno della realizzazione di progetti alternativi.  "Quella che i politici stanno facendo è una scelta vecchia e sbagliata - spiega Roberto Menichetti del comitato contro gli inceneritori centro Toscana -, bisogna partire invece da un nuovo concetto di rifiuto. Le esperienze in tutto il mondo ci sono, come possono permettersi invece questi signori di bruciare soldi nella realizzazione degli inceneritori e mettere a grave rischio la salute dei cittadini, com'é dimostrato da tante ricerche, anche tra gli abitanti toscani che vivono vicino ad un termovalorizzatore come per esempio quello di Montale". Il corteo è partito dalla Fortezza da Basso.

In apertura lo striscione 'Non bruciamoci il futuro', seguito dalle insegne di comitati provenienti da Castelfranco, della Valdisieve, della Piana fiorentina, della Versilia, di Prato e Pistoia. Cinque bambini reggevano uno striscione su cui era scritto 'Non bruciate il nostro futuro'. In via Cavour, sosta davanti alle sedi di Regione, Provincia e Prefettura con un coro di fischietti rivolto al presidente della Provincia Andrea Barducci (l'ente ha recentemente approvato il piano interprovinciale di Firenze-Prato-Pistoia che prevede, tra l'altro, la realizzazione di due nuovi termovalorizzatori nel Fiorentino e l'ampliamento di altri) e contro il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi che - hanno spiegato gli organizzatori - "ha incentrato tutta la sua campagna elettorale sugli inceneritori".
 

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