Caos corrieri: i sindacati denunciano "condizioni disumane"

"L'avvento dell'e-commerce ha prodotto un aumento vertiginoso delle spedizioni e delle consegne in carico dei grandi brand del trasporto. Ma i corrieri, quei lavoratori che ogni giorno - con i più disparati contratti di lavoro - corrono come pazzi per fare arrivare a destinazione il prodotto acquistato, non sono ancora una categoria. Se non consegni ci sono le penali, se sbagli ci sono le penali, se fai un graffio al furgone ci sono le penali. Non puoi nemmeno ammalarti, non c'è tempo, devi consegnare tutto quello che l'utente aspetta". A denunciare la situazione sono i sindacati Cgil-Cisl-Uil del settore logistica: i corrieri reclamano condizioni di lavoro e di vita migliori e il rispetto del contratto nazionale di lavoro.

Le organizzazioni sindacali Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti Toscana hanno chiesto e ottenuto un incontro con il governatore Enrico Rossi per parlare della situazione di crescente tensione sociale presente in numerose piattaforme del sistema nazionale di logistica e trasporti, con possibili ricadute importanti anche a livello locale. L'incontro si terrà domani, giovedì 6 ottobre alle ore 9,30, presso la sede della Regione. Nell'occasione, parteciperanno alla riunione anche i lavoratori delle aziende di trasporto.

Un settore, quello dei corrieri, che in Toscana conta tra i 1.600 e i 2.000 lavoratori. Lo stipendio medio mensile è tra i 1.300 e i 1.600 euro se dipendenti di società, di circa mille euro se in cooperativa. L'orario di lavoro può avvicinarsi alle 12 ore. In Italia l'e-commerce ha visto crescere il fatturato tra 2014 e 2015 del 19%: da aprile 2012 ad oggi gli acquirenti online attivi sono aumentati di oltre il 50%, raggiungendo quota 13,6 milioni a fine aprile 2013 (fonte Human Highway-Netcomm), con un picco di 14 milioni di e-shopper nel periodo natalizio.