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Cronaca

Coronavirus, Rossi a Conte: "Anticipiamo la riapertura dei negozi"

Ma si parla anche di bar, ristoranti e parrucchieri. Il presidente della Regione: "Tener conto dei dati epidemiologici"

A pochi giorni dalla partenza della fase 2 dell'emergenza coronavirus, la Toscana preme per anticipare, rispetto alle date per il momento fissate dal governo, la riapertura di alcune categorie di attività economiche. Il presidente della Regione Rossi parla espressamente dei negozi di vicinato, ma altre indiscrezioni parlano di provare a chiedere al governo un anticipo anche per bar, ristoranti e parrucchieri.

La pressione aumenta in special modo dopo l'apertura del presidente del consiglio Giuseppe Conte in merito a possibili riaperture differenziate regione per regione. Ieri, mercoledì, si è espresso chiaramente in questo il presidente del consiglio regionale e candidato del centrosinistra alle regionali Eugenio Giani (Pd).

“Spero che il prossimo decreto del governo che si sta trascinando da alcuni giorni tenga conto, nel fissare le regole per la fase 2, della situazione sanitaria nelle diverse realtà regionali. In Toscana si potrebbe anticipare la riapertura di alcune tipologie di attività che invece il governo fissa in date uguali (nell'ultimo Dpcm, ndr) per tutto il territorio nazionale”, le parole di Giani riportate dall'Agenzia Dire.

La proposta di Giani sarebbe quella di anticipare in Toscana la riapertura del commercio al dettaglio (negozi) l'11 maggio e consentire da lunedì 18 a bar, ristoranti, parrucchieri e centri estetici di riaprire la saracinesca (mentre nell'ultimo Dpcm viene indicata la data del 1° giugno).

Del resto “non appare congruo che valgano le stesse regole sia per la Toscana, che oggi (ieri, mercoledì maggio, ndr) registra solo 26 nuovi contagi, che per la Lombardia e il Piemonte dove i casi di nuovi contagi sono ancora centinaia”, dice ancora Giani, come riporta in questo caso Il Fatto Quotidiano.

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Anche il presidente della Regine Enrico Rossi ieri in un incontro con i giornalisti ha sottolineato che i nuovi, pochi, casi di positività in Toscana emergono “per il grande lavoro e l'alto numero di test che stiamo facendo”, altrimenti il numero sarebbe ancora più ridotto, il succo del discorso.

E questa mattina lo stesso Rossi ha annunciato con un post su Facebook che chiederà a Conte la riapertura anticipata dei negozi di vicinato.

“Dopo le dichiarazioni sulle aperture anticipate per il commercio nelle regioni dove il contagio è sotto controllo, oggi stesso scriverò a Conte. Chiederò la riapertura anticipata per i negozi di vicinato del commercio al dettaglio in sede fissa, che rappresentano il tessuto sociale dei piccoli proprietari tanto diffuso in Toscana. Si tratta di poco più di 18mila negozi che, naturalmente, dovranno essere sottoposti a tutte le misure possibili per la sicurezza”, scrive Rossi.

“Sono convinto che la linea giusta sia quella di una ripresa graduale e prudente. Per la Toscana la richiesta di una contenuta e controllata riapertura del settore commerciale è basata sui dati epidemiologici e sulle qualità e sull’efficacia del suo sistema sanitario – prosegue il presidente della Regione -. La richiesta di questa iniziativa è stata fatta dalle associazioni di categoria, Confesercenti e Confcommercio, che hanno discusso con me e con gli assessori Ciuoffo e Bugli. Spero davvero che anche questa volta il governo ci ascolti”.

Difficile che i negozi possano riaprire l'11 maggio, anche perché il governo, prima di salti in avanti, vuole verificare la situazione dopo le prime due settimane di 'fase 2', iniziata solo lunedì scorso, il 4 maggio appunto. Ma staremo a vedere.

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