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Cronaca

Eleonora: "Il mio parto in quarantena, gioia e angoscia"

In isolamento durante il parto per sintomi da Coronavirus. Negativa, viene dimessa. Una settimana dopo la richiamano dall'ospedale: "C'è stato un caso, si metta in isolamento con la bambina"

"Sono arrivata all'ospedale e ho cominciato a sentirmi male. Respiravo a fatica, avevo dolore ai polmoni, tosse secca, un po' di febbre. Mi hanno detto: "attuiamo la profilassi per il Coronavirus".

Eleonora, fiorentina, impiegata, 40 anni, ha partorito di recente in ospedale a Lucca, dove vive con la sua compagna, una ex calciatrice professionista. E' entrata la mattina presto, è diventata mamma in serata. Nel mezzo, l'esperienza più segnante della sua vita.

"Ho vissuto sentimenti contrastanti come mai in vita via. La felicità per la nascita, una gioia assoluta, e il terrore per il pericolo che correvamo, io ma sopratutto la mimma. Ho pianto tutto il tempo, disperata, con un boccione di tachipirina accanto" racconta Eleonora.

"Non è giusto, pensavo. Essere qui da sola in questo momento, senza la mia compagna. Mi sentivo sola, completamente" aggiunge con la voce rotta dall'emozione.

Parenti e amici impossibilitati a venirla a salutare e a baciare la bambina, Agnese. "Per la sicurezza di tutti, naturalmente. Ma resta il fatto di non aver potuto condividere la gioia più grande della vita con le persone alle quali voglio bene... non c'era nessuno, non poteva entrare nessuno... ho pianto tanto".

La moglie di Eleonora è a casa. "Era in mutua, a seguito di un intervento. Non poteva uscire per via del controllo dell'Inps. Ma non l'avrebbero comunque fatta entrare, in attesa della radiografia".

Già, la radiografia. "Il giorno dopo il parto, mentre ero in isolamento come caso sospetto da Coronavirus insieme ad Agnese, mi hanno fatto la radiografia e altre analisi - racconta Eleonora -  Però non mi hanno fatto il tampone. Ero in stanza, nella mia 'zona rossa', con la mascherina e la mia bambina in braccio. Quando hanno detto che ero negativa sono impazzita di gioia".

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Eleonora viene dimessa dopo 36 ore. Ancora impaurita ma felice. "Pochi giorni dopo mi chiamano dall'ospedale: 'Lei è la signora...'. 'Si, sono io' - racconta la neo mamma - 'Signora, lei è stata ricoverata in questa data e quindi deve mettersi in isolamento per due settimane, perchè un nostro operatore sanitario è risultato poitivo al Covid-19. Avverta tutti quelli con cui è stata in contatto"

"Ho chiamato il pediatra, mi ha detto di tenere la mascherina e stare lontano dalla bambina... 'com'è possibile? Come faccio?' gli ho risposto".

Da quel momento, per la neo mamma "sono iniziate altre due settimane durissime, ancora in isolamento, senza possibilità di far vedere la bambina a nessuno".

Adesso la quarantena di Eleonora è finita. Nel modo migliore: sia lei che Agnese non hanno contratto il Covid. "Ma non auguro a nessuno di passare ciò che ho passato io e che stanno passando tante altre mamme".

"Per questo- conclude Eleonora -  è necessario che tutti ci impegnamo, nel nostro piccolo, a constrastare la diffusione del Coronavirus".

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