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Scandicci: così i ladri si portano via la cassa dalla banca

Quattro cittadini albanesi arrestati dei carabinieri per 7 colpi tra Firenze, Prato, Pisa e Pistoia. "Pianificavano nuovi assalti per recuperare il tempo perduto a causa del Coronavirus"

I carabinieri della compagnia di Scandicci, supportati da quelli del nucleo investigativo di Firenze e delle compagnie di Prato e Pistoia, hanno dato esecuzione a un decreto di fermo emesso a carico di carico di 5 soggetti di nazionalità albanese, dimoranti a Prato.

L’indagine, avviata nel gennaio 2020 dai carabinieri del nucleo operativo e radiomobile di Scandicci, coordinati dal sostituto procuratore fiorentino Antonino Nastasi, ha permesso di sgominare una banda specializzata negli assalti a filiali di banche, dalle quali asportavano gli erogatori di cassa.

Al gruppo, che operava nelle province di Firenze, Prato, Pisa e Pistoia, sono stati attribuiti 7 colpi presso altrettante filiali, tutti preceduti dal furto di veicoli, anche pesanti, necessari all’asportazione degli erogatori di cassa.

La refurtiva complessivamente asportata si aggira sui 100mila euro. Nel corso dell’attività, gli elementi raccolti e la chiara intenzione di darsi alla fuga, paventata da alcuni indagati, hanno determinato l’emissione dei provvedimenti di fermo.

Questi, richiesti dagli operanti ed emessi d’urgenza, sono stati necessari poiché i malfattori, in quest’ultimo periodo, avevano intensificato la loro attività criminosa per recuperare tutti i ricavi perduti a causa della chiusura per la pandemia Covid-19, ed anche perché stavano pianificando nuove azioni criminose.

Così è scattata l’esecuzione dei provvedimenti restrittivi che ha visto l’impiego di numerosi militari dell’Arma con l’ausilio di unità cinofile anti-esplosivo ed antidroga di dei nuclei cinofili di Firenze e San Rossore (PI).

Nell’immediatezza, tre indagati sono stati rintracciati e tratti in arresto, mentre un quarto è stato localizzato e fermato nel Bolognese in nottata. Sono tuttora in corso le ricerche del quinto indagato, allo stato irreperibile.

Nel corso delle perquisizioni eseguite nei confronti degli indagati, è stata sequestrata la somma contante di 18mila euro in banconote di grosso taglio ed una grande quantità di attrezzi utilizzati per entrare nelle banche e scassinare gli erogatori.

All’esito delle udienze di convalida, i gip dei tribunali di Prato e Bologna hanno emesso un'ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico dei 4 indagati.

Gli arrestati, dell’età compresa tra 24 e 36 anni, tutti già noti alle forze dell’ordine, si trovano ora in carcere a Prato e Bologna.
 

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