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Cronaca

Coronavirus, mistero sulla comitiva "fantasma" rientrata a Firenze dalla Cina

Il racconto del sindaco di Vaglia: "In 16 trasferiti dal camping Rovezzano a Figline", ma il Comune smentisce. La Asl: "Solo due in isolamento"

Mistero su un gruppo di persone che sarebbe arrivato ieri a Firenze e di cui ha parlato in un post su Facebook il sindaco di Vaglia Leonardo Borchi, riferendo i contenuti della telefonata con un albergatore della frazione di Bivigliano: "Buongiorno Leonardo, mi ha telefonato una comitiva di 16 cinesi che vorrebbero pernottare stasera da me. Ma cosa faccio?!", ha chiesto il titolare. 

"Ho chiesto ulteriori informazioni, per arrivare a sapere, sul momento, che i presunti turisti avevano lasciato la Cina da 3 giorni, erano sbarcati in aereo in Germania ed erano arrivati in Italia via terra", ha scritto ancora Borchi su Facebook, che ha così risposto all'albergatore: “Se è così non puoi ospitarli: devono stare in quarantena. Me ne prendo carico”.

"Quindi - ha proseguito il sindaco - mi sono fatto dare il recapito del capo comitiva e gli ho telefonato. Una linea molto disturbata per cui sono riuscito solo a capire che erano fermi a Firenze Sud, in un non meglio precisato camping. Di poi ho fatto una telefonata al direttore dell'Asl e quindi alla sala della Protezione Civile della MetroCittà. All'operatore ho illustrato il caso, con la richiesta di trovare una struttura che potesse ospitare la comitiva. Successivamente sono stato chiamato dall'assessore regionale alla sanità Saccardi, che era in riunione con il presidente Rossi ed i responsabili dell'Asl a trattare proprio la questione del coronavirus. Il problema è stato preso in carico dalla Regione".

"A sera - ha aggiunto Borchi - ho saputo che i cinesi non erano turisti, che erano in Italia sembra dal 15 di febbraio e che avessero pernottato 4 volte a Cutigliano e che erano stati rintracciati dalla polizia e dall'Asl al campeggio di Rovezzano e trasferiti a Figline Val d'Arno in una struttura protetta".

Un "trasferimento" che però è stato smentito: "Il Comune di Figline e Incisa Valdarno, sulla base delle informazioni fornite dalla Regione Toscana e confermate dalla stessa struttura ricettiva, smentisce la ricostruzione riportata da alcuni organi di stampa secondo cui presso il camping di Figline siano ospitati 16 turisti cinesi. Si conferma che sul territorio comunale al momento la Regione segnala la sola presenza di due persone cinesi arrivate stanotte in una casa-vacanza. Dalle informazioni ricevute, quindi, le due persone sono in buone condizioni di salute e non presentano sintomi. Come da protocollo, sono comunque sottoposti alla quarantena con sorveglianza attiva. Si informa anche che la Sindaca Giulia Mugnai è in stretto e continuo contatto con la task force attualmente in corso presso la Regione Toscana e che domani parteciperà all’incontro con tutti i sindaci convocato presso la Presidenza della Regione".

Il sindaco Borchi, contattato per telefono, ha confermato quanto scritto nel suo post su Facebook. La Regione Toscana e la Asl, anch'esse contattate da FirenzeToday, hanno risposto con un comunicato stampa della stessa Asl Toscana Centro, di fatto solo una nota per confermare quanto già riferito dal Comune di Figline e Incisa.

"Soltanto due le persone di nazionalità cinese - si legge nel comunicato stampa -, che da ieri sono in isolamento domiciliare fiduciario in una casa fuori Figline Valdarno. Le due persone con regolare permesso di soggiorno e in buone condizioni di salute, sono tornati in Italia dalla città di Wenzhou, nella Provincia dello Zhejiang, e resteranno in sorveglianza attiva come previsto dalle ultime disposizioni regionali in accordo con quanto indicato dal Ministero delle Salute". E le altre persone di cui parla il sindaco Borchi, dove sono finite?

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