rotate-mobile
Cronaca

Coronavirus, che cosa dice il nuovo decreto del presidente Giuseppe Conte

Cosa resta aperto e cosa no. Leggi il testo in vigore da oggi

Il Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte ha firmato un decreto, in vigore da oggi giovedì 12 marzo, che dispone nuove “misure urgenti di contenimento del contagio sull'intero territorio nazionale”.

COSA RESTA APERTO E COSA NO

“Allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus Covid-19 – si legge all'articolo 1 del decreto - sono adottate, sull'intero territorio nazionale, le seguenti misure valide da oggi 12 marzo fino al 25 marzo 2020:

Sono sospese le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità individuate nell'allegato 1, sia nell'ambito degli esercizi commerciali di vicinato, sia nell'ambito della media e grande distribuzione, anche ricompresi nei centri commerciali, purché sia consentito l'accesso alle sole predette attività”.

Le attività di commercio al dettaglio elencate nell'allegato 1 – cioè quelle che restano aperte - sono le seguenti:

Ipermercati; supermercati; discount di alimentari; minimercati ed altri esercizi non specializzati di alimentari vari; prodotti surgelati; esercizi non specializzati di computer, periferiche, attrezzature per le telecomunicazioni, elettronica di consumo audio e video, elettrodomestici; prodotti alimentari, bevande e tabacco in esercizi specializzati (codici ateco: 47.2); carburante per autotrazione in esercizi specializzati; apparecchiature informatiche e per le telecomunicazioni (ICT) in esercizi specializzati (codice ateco: 47.4); ferramenta, vernici, vetro piano e materiale elettrico e termoidraulico; articoli igienico-sanitari, articoli per l'illuminazione; giornali, riviste e periodici; farmacie; esercizi specializzati di medicinali non soggetti a prescrizione medica; articoli medicali e ortopedici in esercizi specializzati; profumeria, prodotti per toletta e per l'igiene personale; piccoli animali domestici; materiale per ottica e fotografia; combustibile per uso domestico e riscaldamento; saponi, detersivi, prodotti per la lucidatura e affini; commercio al dettaglio di qualsiasi prodotto effettuato via internet, televisione, corrispondenza, radio, telefono; commercio effettuato per mezzo di distributori automatici.

"Indipendentemente dalla tipologia di attività svolta, sono chiusi i mercati, salvo le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari. Restano aperte le edicole, i tabaccai, le farmacie, le parafarmacie. Deve essere in ogni caso garantita la distanza di sicurezza interpersonale di un metro.

Sono sospese le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) ad esclusione delle mense e del catering continuativo su base contrattuale, che garantiscono la distanza di sicurezza interpersonale di un metro.

Resta consentita la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l'attività di confezionamento che di trasporto.

Restano aperti gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande posti nelle aree di servizio e rifornimento carburante situati lungo la rete stradale, autostradale e all'interno delle stazioni ferroviarie, aeroportuali, lacustri e negli ospedali garantendo la distanza di sicurezza interpersonale di un metro.

Sono sospese le attività inerenti i servizi alla persona (fra cui barberi, parrucchieri, estetisti) diverse da quelle individuate all'allegato 2".

Le attività elencate nell'allegato 2 sono le seguenti: lavanderia e pulitura di articoli tessili e pelliccia; lavanderie industriali; altre lavanderie, tintorie; servizi di pompe funebri e attività connesse.

"Nel rispetto delle norme igienico-sanitarie, restano garantiti i servizi bancari, finanziari, assicurativi nonché l'attività del settore agricolo, zootecnico di trasformazione agro-alimentare comprese le filiere che ne forniscono beni e servizi".

IL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE

"Il Presidente della Regione può disporre con ordinanza può disporre la programmazione del servizio erogato dalle aziende del trasporto pubblico locale, anche non di linea, finalizzata alla riduzione e alla soppressione dei servizi in relazione agli interventi sanitari necessari per contenere l'emergenza coronavirus sulla base delle effettive esigenze e al solo fine di assicurare i servizi minimi essenziali.

Il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro della salute, può disporre la programmazione con riduzione e soppressione dei servizi automobilistici interregionali e di trasporto ferroviario, aereo e marittimo, sulla base delle effettive esigenze e al solo fine di assicurare i serivizi minimi essenziali".

LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

"Fatte salve le attività strettamente funzionali alla gestione dell'emergenza, le pubbliche amministrazioni assicurano lo svolgimento in via ordinaria delle prestazioni lavorative in forma agile del proprio personale dipendente, anche in deroga agli accordi individuali a agli obblighi informativi, e individuano le attività indifferibili da rendere in presenza".

RACCOMANDAZIONI ALLE AZIENDE

"In ordine alle attività produttive e professionali si raccomanda che:

- Sia attuato il massimo utilizzo da parte delle imprese di modalità di lavoro agile per le attività che possono essere svolte a distanza o a domicilio

- siano incentivate le ferie e i congedi retribuiti per i dipendenti nonché gli altri strumenti previsti dalla contrattazione collettiva

- siano sospese le attività dei reparti aziendali non indispensabili alla produzione

- assumano protocolli di sicurezza anti-contagio e, laddove non fosse possibile rispettare la distanza interpersonale di un metro come principale misura di contenimento, con adozione di strumenti di protezione individuale

-siano incentivate le operazioni di sanificazione dei luoghi di lavoro, anche utilizzando a tal fine forme di ammortizzatori sociali

Per le sole attività produttrici si raccomanda altresì che siano limitati la massimo gli spostamenti all'interno dei siti e contingentato l'accesso agli spazi comuni;

Si favoriscono, limitatamente alle attività produttive, intese tra organizzazioni datoriali e sindacali.

Per tutte le attività non sospese si invita al massimo utilizzo delle modalità di lavoro agile".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Coronavirus, che cosa dice il nuovo decreto del presidente Giuseppe Conte

FirenzeToday è in caricamento