Coronavirus, il Comune sospende rette e tariffe scolastiche
Il cibo non usato nelle mense donato alla Caritas, i progetti di inclusione scolastica per gli alunni disabili proseguono a domicilio
“Informiamo le famiglie che le rette e le tariffe per i servizi scolastici comunali non usufruiti in questi giorni di sospensione decisa dal Governo non saranno conteggiati e non saranno quindi pagati”.
Ad annunciarlo è l'assessore all'educazione e al welfare del Comune di Firenze Sara Funaro, presentando i principali punti adottati per il periodo di sospensione dell’attività scolastica stabilita dal Governo fino al prossimo 15 marzo, in seguito all’allarme Coronavirus.
Tutte le famiglie con i figli ai nidi comunali, o con figli che usufruiscono di servizi come prescuola, post scuola, trasporto scolastico e mensa, avranno quindi questi giorni di sospensione decurtati dalla tariffa.
“Per andare incontro alle famiglie – ha detto l'assessore Funaro - abbiamo anche deciso di dare la possibilità di proseguire a domicilio i 965 percorsi di inclusione scolastica in corso con alunni diversamente abili o con disagio certificato”. Gli alunni potranno quindi proseguire, pur con la sospensione delle attività scolastiche, il loro percorso formativo.
Anche i centri di alfabetizzazione proseguiranno il servizio con la formazione a distanza e il Cred (centro risorse educative didattiche) proseguirà il servizio su appuntamento, ha spiegato l'assessore.
Inoltre il cibo già acquistato e presente nei centri cottura chiusi in questi giorni è stato destinato alla Caritas che lo utilizzerà per le proprie mense.
Il Comune ha deciso per gli insegnanti e gli educatrici comunali impiegati in scuole e asili chiusi fino al 15 marzo che attiverà l’istituto della messa a diposizione, con richiesta di svolgere attività di programmazione e aggiornamento, attività che potranno essere svolte sia presso le strutture che presso il proprio domicilio.
Come disposto dal decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, i cuochi e gli esecutori degli asili rimarranno in un turno unico antimeridiano a svolgere le proprie mansioni. Gli educatori e gli insegnanti dei servizi in appalto e in convenzione potranno organizzare il proprio lavoro sulla programmazione, formazione e organizzazione del servizio.
“Queste misure abbiamo deciso di metterle in campo per garantire la continuità lavorativa e salariale dei lavoratori” ha commentato Funaro. Le modalità di lavoro saranno definite con i gestori in modo da garantire la continuità lavorativa.
Le ludoteche comunali inoltre hanno il personale al lavoro per riprogrammare le attività, oltre che per la pulizia dei locali. Pulizie straordinarie e sanificazioni saranno effettuate nelle strutture a gestione comunale.
Importante anche il servizio attivato per le famiglie cinesi. Da ieri 6 marzo, è attivo il Servizio di chat telefonica ‘Informiamoci’ (su we chat) in lingua cinese, che risponde al numero 3805860433. Il servizio a distanza sarà gestito congiuntamente da Cooperativa Tangram, Crid (Centro di ricerche interculturali e documentazione didattica), Aicic (associazione per l'interscambio culturale Italia Cina), in sinergia con le scuole del territorio.
Lo scopo del servizio è quello di diffondere in tempi rapidi informazioni e circolari del Comune di Firenze, dell'Ufficio Scolastico Regionale, delle singole scuole e istituzioni locali in merito alle azioni di contrasto alla diffusione del Covid 19 e per rendere note e accessibili le azioni di didattica a distanza attivate dalle scuole.
Il servizio, reso possibile anche grazie al supporto della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze e garantito da una rete di volontari, è indirizzato sopratutto alle famiglie di lingua cinese che ancora non padroneggiano a sufficienza l'italiano scritto. Perciò informazioni e circolari ufficiali verranno tradotte in cinese e diffuse via chat: si stima che con l'appoggio delle associazioni cinesi della zona si potrà raggiungere la maggioranza dei cittadini di lingua cinese del nostro territorio, in tempi rapidi.