Al Mugello non giravano solo le moto ma anche tanta droga

Ieri i motori hanno smesso di rombare all’autodromo del Mugello, Lorenzo primo e Valentino Rossi relegato a guardare il podio dal basso. Cosa rimane? L’amarezza sulla bocca dei ducatisti nel vedere la desmo non in prima posizione, ma anche altro. Sì, già nei primi due giorni, tra prove e qualifiche, le forze dell’ordine aveva controllato molti appassionati ma non di tempi e griglie di partenza. Sabato i fascicoli recapitati sui tavoli della procura erano già nell'ordine del centinaio. Per cosa? Possesso di sostanze stupefacenti.
Oggi è arrivato il vero bilancio della Guardia di Finanza, un bollettino di guerra. I controlli hanno interessato tutti i settori: dal “bagarinaggio”, ai controlli antidroga, alla vendita di bevande senza licenza, al commercio abusivo fino ai famosi “scavalchi”.

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DROGA - Presenti anche le unità cinofile. Proprio il fiuto dei cani è stato utile sia per individuare le sostanze stupefacenti, nascoste in particolare dentro caravan e roulotte che sono entrate nell’autodromo. L’occultamento è risultato fantasioso: nei vani motore con piccoli contenitori calamitati, negli sciacquoni dei bagni, tra il mobilio della cucina, nelle scarpe fino alle parti intime.

Undici persone sono state denunciate per possesso di sostanze stupefacenti e 144 segnalate alle Prefetture  per uso personale di sostanze stupefacenti e psicotrope. Ingenti i sequestri: 787 gr. di hashish e marijuana, 0.95 gr. di cocaina, 2 gr. di MDMA, 10 spinelli e due pasticche di ecstacy.
Non sono mancati i bagarini e le vendite abusive: multati cinque italiani per la vendita di biglietti e sottoposte a sequestro 3.805 trombe di plastica, vendute da un cittadino polacco, nascoste in doppi fondi ricavati all’interno di un furgone.