rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Camorra, confiscati beni per 14 milioni di euro al clan Terracciano

Confiscati i beni sequestrati al clan "Terracciano". Tra cui i noti marchi di ristorazione 'Sancho Panza' e 'Don Chisciotte'

Il tribunale di Prato ha emesso sette decreti di confisca, per un valore di 14 milioni di euro, nei confronti del clan camorristico Terracciano nell’ambito del maxi sequestro che nel febbraio del 2012 portò al blocco di beni per 41 milioni  di euro.  

Questa è la prima volta in Toscana che viene adottato questo tipo di provvedimento nel contrasto alle organizzazioni criminali. L’inchiesta che sfociò nel sequestro portò anche alla condanna definitiva dei capi del clan, più loro parenti e sodali operativi tra Prato, Pistoia e Lucca. L’organizzazione riciclava denaro provento di attività criminose per poi reinvestirlo in attività e investimenti.

Tra i beni sequestrati un anno fa sono stati ‘mantenuti’ solo quelli in attivo. Tra questi figurano 17 aziende (società immobiliari, di ristorazione, di pulizia, di servizi alle imprese, di gestione di locali notturni);  25 unità immobiliari in Prato, provincia di Napoli, Milano, Pistoia, Lucca, Firenze e Perugia; 11 autoveicoli (tra cui auto di grossa cilindrata quali BMW e Mercedes); 1 scuderia con 21 cavalli da corsa; 74 rapporti finanziari; nonché due noti marchi di ristorazione “Sancho Panza” e “Don Chisciotte”. Quest’ultimi, stimati 1,7 milioni di euro, sono stati affidati all’Agenzia per l'Amministrazione e la Destinazione dei Beni sequestrati e confiscati alle Fratellanze criminali.

Per la Dda di Firenze è un risultato fondamentale contro le infiltrazioni mafiose al Centro Nord. "Le misure che portano alla confisca infastidiscono il crimine organizzato molto più del carcere -, ha commentato il procuratore di Firenze, Giuseppe Quattrocchi in una conferenza stampa nella sede del comando regionale della Gdf - Questa acquisizione definitiva allo Stato di patrimoni illeciti segna l'avvio in Toscana di una filosofia operativa mirata a perseguire il crimine organizzato sul piano patrimoniale".

IL SEQUESTRO (VIDEO)

Al crimine organizzato "interessa di più la perdita dei beni", ha anche detto Quattrocchi. "In Toscana non c'é un controllo del territorio da parte delle mafie, ma il territorio rischia di essere occupato con altre modalità dalla criminalità organizzata, che qui cerca di mettere a frutto i suoi capitali illeciti. Ci sono sintomi che ci dicono che bisogna vigilare e fare attenzione".

Nel dettaglio i 14 milioni confiscati riguardano 17 società con sedi a Prato, Napoli, Firenze, Agliana, Uzzano, Monsummano (Pistoia), la scuderia Jacaré a Empoli con 21 cavalli, un'imbarcazione da 300mila euro, 25 appartamenti, oltre alla catena di pizzerie, e negozi di abbigliamento a Prato seguiti da amiche dei boss. Confiscati anche 74 rapporti finanziari per 41 milioni di euro amministrati.

Il clan Terracciano sbarcò in Toscana nel 1991, sganciandosi dall'orbita della Nco di Raffaele Cutolo cui si riferiva in Campania, e organizzando un clan autonomo. Negli anni - hanno ricostruito gli inquirenti -, il clan ha realizzato in Toscana proventi con usura, scommesse clandestine, sfruttamento della prostituzione, estorsione. Le confische hanno colpito Giacomo Terracciano, Carlo Terracciano, Francesco Terracciano, Antonio Terracciano, Francesco Lo Ioco, Alberto Paolo Mancin e Paolo Posillico.


 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Camorra, confiscati beni per 14 milioni di euro al clan Terracciano

FirenzeToday è in caricamento