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Cronaca

Tassa Rifiuti, Confcommercio sugli aumenti Tari: "No all'ennesima stangata"

Confcommercio attacca: "Fino al 9% in più di TARI rispetto al 2014 per le imprese. Un ulteriore aumento non è sostenibile"

Fino al 9% in più per la Tari rispetto allo scorso anno a carico delle imprese fiorentine. E' questo lo scenario delineato dalla Confcommercio Firenze, una delle associazioni che difende gli interessi degli esercenti, a meno di un mese dalla scadenza del termine per pagare la tassa sullo smaltimento dei rifuti, da pagare entro dicembre.

"Un ulteriore aumento delle tariffe non è sostenibile per le imprese. La Tari è una tassa non proporzionata all’effettiva quantità di rifiuti prodotta e spesso le cifre richieste alle aziende non risultano proporzionate alle loro reali esigenze", afferma Tiziano Tempestini, direttore Confcommercio Firenze, spiegando che saranno soprattutto gli esercizi commerciali, in particolar modo i ristoranti, a subire i maggiorni incrementi: "Con punte fino ai 27,55 euro a metro quadro".

La Tari (la tassa sui rifiuti), subisce variazioni di anno in anno. "Ma il calcolo delle tariffe continua a basarsi su un dato presunto dei rifiuti prodotti, in base ai metri quadri occupati dall’azienda, e non sulle reali quantità smaltite dalle imprese", prosegue Tempestini, che chiede agevolazioni per le aziende che producono rifiuti deperibili e facilmente indirizzabili al 'riuso'.

"Non possiamo condividere l’aumento previsto per le imprese. Ancora una volta sono le aziende - conclude Tempestini -, a dover sopportare l’aggravio più pesante dei costi a loro carico".

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