Tav: dopo le rilevazioni Arpat comitato scrive a Nardella: "Fermi la Foster"
Il Comitato No Tunnel Tav, dopo le rilevazioni sulle polveri inquinanti presso i cantieri della nuova stazione, scrive al sindaco di Firenze Dario Nardella: "Tutelare la salute dei cittadini e fermare un progetto economico disastroso"
Dopo l'intervento dell'ARPAT che, sui cantieri TAV agli ex Macelli di viale Corsica, ha rilevato sforamenti nei limiti delle polveri inquinanti, il comitato No Tunnel Tav ha scritto una lettera al sindaco Dario Nardella.
"Le ricordiamo che una delle prerogative di ogni sindaco è quella di tutelare la salute dei cittadini e su questo vorremmo richiamarla alle sue responsabilità - si legge nella missiva -. Troviamo gravissimo che nel più grande cantiere che interessa la nostra città le strutture dell'ARPAT siano intervenute solo su segnalazione di cittadini".
Nella lettera il Comitato critica il meccanismo di controllo ordinario messo in piedi per monitorare i lavori della nuova stazione dell'alta velocità, la Foster: "Tutto nasce dalla gravissima anomalia del “general contractor” cui sono delegati i controlli ambientali. E' evidente l'assoluta mancanza di terzietà di queste rilevazioni".
Nella lettera critiche anche all'Osservatorio ambientale, diretto dall'ingegner Giacomo Parenti, dirigente del Comune di Firenze. "Non si capisce cosa ci sia stato a fare se non ha visto traffico di rifiuti, materiali da costruzione pericolosi, i rischi altissimi con lo scavo con una sola fresa invece che con due, la fresa montata difettosa e impossibilitata a scavare, oggi anche l'inquinamento da polveri e rumore. Di fronte ai disastri di questo progetto e ai fallimentari controlli dovrebbe essere richiamato o sostituito".
Gli attivisti ricordano poi come non ci sia ancora alcuna VIA (valutazione d'impatto ambientale) sul progetto della stazione Foster: sembra incredibile ma è così. "Questa lacuna aggrava i problemi di controllo ambientale che già le abbiamo denunciato".
In conclusione, il Comitato invita Nardella a ripensare all'utilità del tunnel ferroviario sotto Firenze, un tunnel costosissimo e di cui esiste già un'alternativa di superfice messa a punto dall'Università di Firenze, meno costosa e meno impattante. "La Sua Giunta potrebbe e dovrebbe impegnarsi a fondo per uscire dal disastro progettuale, economico, morale e ambientale cui stiamo assistendo".
