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Cronaca

Ecosistema Urbano XIX edizione: Firenze sale al quinto posto

Tra le grandi città Firenze ha il primato nazionale per ZTL e pianificazione ambientale. Questo quanto emerso dalla XIX edizione di Ecosistema Urbano

Una buona presenza di aree verdi e ZTL, un trasporto pubblico sufficiente, una dotazione soddisfacente di spazi per le bici, bassi consumi di acqua, ed una discreta qualità dell'aria, ottime posizioni anche per il verde cittadino fruibile e non, ma ci sono ancora molti lati da migliorare quali l'allarme rosso per la produzione dei rifiuti, le dispersioni della rete idrica ed i consumi energetici. È questa la foto scattata dalla XIX edizione di Ecosistema Urbano, l’annuale ricerca di Legambiente e Ambiente Italia, realizzata con la collaborazione editoriale del Sole 24 Ore, sullo stato di salute ambientale dei capoluoghi di provincia toscani. Un quadro che, per quanto riguarda i dati toscani, vede Firenze salire di due posizioni rispetto al 2011 e posizionarsi quinta tra le grandi città (punteggio 50,92%) a metà della classifica nazionale. Tra le città medie settima Pisa (10° nel 2011) con un punteggio mirabile del 59,59%, e stabile Lucca (15° - 54,53% ). Perde sei posizioni Livorno (17° - 53,70%) nella classifica nazionale e scende di una posizione anche la città di Prato (18°) con il 53,65%. Nella parte bassa della classifica nazionale, nonostante le tre posizioni recuperate, troviamo Pistoia (31° - 45,70%) ed Arezzo (32°-44,80%), e infine Grosseto al 36° posto con un punteggio del 44,48%. Per quanto riguarda le città piccole troviamo Siena (21° - 48,80%) a metà classifica e Massa (40°) nella parte bassa con un punteggio del 30,68%.

“Il quadro che emerge è di sostanziale analogia coi dati dell'anno scorso. Un quadro di luci e ombre, che non c'impedisce di stigmatizzare comportamenti arretrati e insopportabilmente viziosi sulle performance di raccolta differenziata dei rifiuti (con Massa clamoroso fanalino di coda sul tema) e sull'enorme ritardo accumulato in tema di efficienza energetica. Migliore ma non tanto da cullarci sugli allori la situazione sul piano della pianificazione urbana (ZTL, pedonalizzazioni, verde pubblico, etc.). Insomma, occorre fare meglio e di più. Senza perdere altro tempo” - lo dichiara Fausto Ferruzza, Presidente di Legambiente Toscana.

Una classifica dei centri urbani in base al loro stato di salute ambientale, determinato analizzando 25 indici tematici basati su una settantina di indicatori primari ed oltre 120 parametri. I dati di questa edizione del rapporto fanno quindi prevalentemente riferimento all’anno 2011. Tre grandi categorie: 15 grandi città, sopra i 200.000 abitanti, 44 medie città, tra 200.000 e 80.000 abitanti, e 45 piccole città sotto gli 80.000 abitanti.

RISULTATI - I risultati del rapporto: Firenze (5°), tra le grandi città,  ha costruito nel tempo zone a traffico limitato (ZTL) significative che gli fanno guadagnare il primo posto nella classifica nazionale, ha sviluppato una discreta mobilità ciclabile, possiede un servizio di trasporto pubblico che, relativamente al dimensionamento del territorio comunale, offre performance soddisfacenti. Prima tra le grandi città italiane per il livello dei processi di pianificazione e partecipazione ambientale e per i consumi giornalieri di acqua potabile per uso domestico dove occupa un secondo posto nazionale. Occupa i primi posti nazionali  per le isole pedonali (2°), per la domanda e l'offerta di trasporto pubblico (8°), per le politiche urbane di mobilità sostenibile (8°) e per verde urbano (9°). Al sesto per le auto circolanti ogni 100 abitanti. Il capoluogo toscano migliora nei tre indici dell'inquinamento atmosferico: NO2 (12°), Ozono (7°), PM10 (5°).  Nonostante i miglioramenti anche Firenze, tra le grandi città, viene annoverata tra le situazioni peggiori con una media annuale (superiore a 60 g/mc.) per quanto riguarda  NO2. Tra i primi posti in classifica (4°) anche per la raccolta differenziata con il 40,1 di percentuale. Ancora troppi i rifiuti prodotti (663,1 kg/ab/a - 13°)  e troppo alto il numero di motoveicoli 19 ogni 100 abitanti (11°), la depurazione (12°) e  i consumi domestici di elettricità per un 9° posto poco felice.

ABUSIVISMO - La XIX edizione di Ecosistema Urbano ha puntato l’attenzione anche sull’abusivismo edilizio e gli orti urbani, inviando ai comuni due questionari in via sperimentale. In entrambi i casi, le risposte ricevute sono state esaustive. Su 104 città interpellate, 82 hanno restituito la scheda relativa all’abusivismo edilizio, la maggior parte soddisfacendo tutte le richieste, alcuni invece hanno dato risposte incomplete ma comunque utili. I risultati raccolti saranno, infatti, oggetto di una presentazione ad hoc e non si esclude che, in Ecosistema Urbano 2013, s’introduca il parametro dell’abusivismo edilizio. Anche il quesito sugli orti urbani, sottoposto volutamente a un universo più ristretto di città, ha avuto un inatteso livello qualitativo d risposte. Legambiente ha perciò deciso di riservare a tal proposito un dossier dedicato al tema degli orti urbani, nel quale sarà approfondita l'indagine compiuta.

 

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