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Cronaca

Il cimitero monumentale ebraico di Firenze

Non solo chiese e musei. A Firenze esistono altri luoghi artistici meno conosciuti, ma non per questo meno suggestivi. Uno di questi è sicuramente il cimitero monumentale ebraico di viale Ariosto. Ubicato ai piedi delle antiche mura, a due passi da Porta San Frediano, si trova il cimitero ebraico più antico della città. Costruito nel 1777, rimase in funzione fino al 1870, anno in cui venne aperto quello in via di Caciolle, nella zona di Rifredi, tutt'oggi in uso.

Secondo la tradizione israelita, le tombe non hanno l'immagine del defunto e presentano le forme più svariate. Oltre alle lapidi semplici, vi si trovano monumenti funebri a forma di sarcofago o di piccolo tempio. Su tutte spicca la cappella funeraria della famiglia Levi: una piramide posta su un alto basamento, realizzata in blocchi squadrati di pietra e illuminata all'interno da un piccolo occhio sul lato meridionale, oltre che dal portale d'ingresso. 

Accanto alla piramide si trova poi un'altra tomba più piccola in stile neoegizio, appartenente alla famiglia Servadio e realizzata verso la fine dell'Ottocento. Il monumento funebre presenta colonne a fascio e all'interno il simbolo del sole alato, mentre sul sarcofago è scolpita una corona. Vi è poi la cappella della famiglia Franchetti realizzata da Marco Treves, lo stesso architetto della sinagoga di Firenze, un'edicola composta da colonne e decorazioni molto ricche. 

Sebbene non sia più in uso da diverso tempo, il cimitero apre le sue porte al pubblico la prima domenica del mese. Un'occasione da non perdere.

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