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Cronaca

Chiusura dell'edizione cartacea “Qui Firenze”: chiesto l'intervento dell'Ordine dei giornalisti

"Condannato il metodo usato dall'editore, non ritenendo accettabile che chi scrive con regolarità su una testata, spesso importante fonte di reddito per i colleghi precari, nel giro di poche ore veda cessare la collaborazione senza alcun preavviso"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di FirenzeToday

I Giornalisti Precari Toscani esprimono la propria solidarietà ai colleghi, collaboratori e precari, a cui venerdì 6 giugno è stata comunicata la chiusura dell'edizione cartacea di Qui Firenze, edizione del Corriere Nazionale, con una tempistica sconcertante visto che fino alla sera prima non c'era alcuna avvisaglia. Anzi, nell'ultimo mese e addirittura nell'ultima settimana erano stati coinvolti anche altri collaboratori. Molti di coloro che avevano una collaborazione con Qui Firenze, e sono rimasti improvvisamente senza lavoro, venivano peraltro dalla dolorosa esperienza della chiusura del Nuovo Corriere un anno fa.

In un momento di crisi dell'editoria che ha visto, anche sul nostro territorio, la chiusura o il ridimensionamento di un grande numero di testate, i Giornalisti Precari condannano fermamente il metodo usato dall'editore, non ritenendo accettabile che chi scrive con regolarità su una testata, spesso importante fonte di reddito per i colleghi precari, nel giro di poche ore veda cessare la collaborazione senza alcun preavviso. Segno, questo, di un mancato riconoscimento della professionalità e dell'apporto fondamentale dei collaboratori non contrattualizzati, oltre che di un mancato rispetto dei principi di "cooperazione tra giornalisti ed editore" sanciti dall'articolo 2 della legge istitutiva dell'Ordine dei Giornalisti.

I Giornalisti Precari Toscani invitano quindi l'Ordine dei giornalisti regionale a dissociarsi dal metodo usato per comunicare la chiusura dell'edizione cartacea di Qui Firenze, e chiedono che le pendenze verso i collaboratori vengano completamente saldate. Secondo quanto appreso da alcuni dei collaboratori della testata, qualche decina di persone in tutto, i soci della cooperativa hanno assicurato che nelle prossime settimane saranno pagati tutti gli arretrati, stante l'esistenza di ritardi nei pagamenti fino a cinque mesi.

 

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