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Cronaca San Frediano / Borgo San Frediano

Borgo San Frediano: la libreriacafè La Citè chiude

"Due giorni fa, rigettando il nostro ricorso, il giudice ha confermato il sequestro preventivo della citè con chiusura obbligatoria alle 23. L'attesa dei tempi processuali e di un eventuale appello purtroppo non ci consente di sopravvivere"

Dopo il sequestro arrivato in giugno, valido nelle ore notturne, e la parata per il dissequestro in luglio, a ottobre arriva la chiusura per la libreriacafè La Citè di Borgo San Frediano. Sono gli stessi gestori a comunicarlo via facebook. Infatti gli oneri economici per la gestione del locale non sarebbero sopportabili solo con l’apertura diurna. Il sequestro del locale, dove si svolgevano attività culturali e concerti, era stato disposto per disturbo alla quiete pubblica.

Ecco il post con cui viene annunciata la chiusura spiegandone le motivazioni: "La Citè si avvia definitivamente alla sua fine. Due giorni fa, rigettando il nostro ricorso, il giudice ha confermato il sequestro preventivo della citè con chiusura obbligatoria alle 23. L'attesa dei tempi processuali e di un eventuale appello purtroppo non ci consente di sopravvivere. La chiusura alle 23, oltre a rendere impossibile la sostenibilità economica della Citè e dei sui lavoratori, ci impedisce di realizzare le attività culturali, musicali, artistiche per cui sette anni fa abbiamo deciso di costruire questo progetto. Le attività diurne della Citè- che sono una peculiarità della libreria e una ricchezza per gli abitanti del quartiere, per i ragazzi dei licei che vengono a studiare, per le mamme e i bambini che vengono a giocare ed in generale per chiunque voglia leggere un libro, ascoltare musica, usare internet, incontrarsi con gli amici, senza dover consumare obbligatoriamente- purtroppo non sono sufficienti a sostenere economicamente la nostra attività.
La programmazione serale che ha visto in questi anni migliaia di concerti, performance, spettacoli, tutti gratuiti, non può più essere svolta. Perchè?

Perchè la presenza delle persone in strada, motivo principale del sequestro, è considerato un pericolo per “la per la salute psico-fisica delle persone” del quartiere; di pochi- aggiungiamo noi- in confronto alle migliaia di persone che hanno goduto delle attività della Citè.

Borgo san Frediano sei anni fa era una strada triste e anonima, considerata “degradata” dallo stesso bando comunale che ci assegnò la Citè. Adesso è una strada viva, pieni di attività, locali e persone, considerata da molti cittadini e da tutte le guide internazionali come una dell'aree culturalmente più interessanti di Firenze. E crediamo che sia merito gran parte della Citè . Per ironia del destino adesso proprio noi dobbiamo chiudere e togliere il disturbo.
Se non cambia qualcosa, a dicembre 2013 saremmo probabilmente costretti a chiudere definitivamente i battenti della Citè. Lo faremo con immensa tristezza, rabbia e indignazione per una Firenze burocrata, e bottegaia che non ci ha mai appoggiato né difeso ma con la consapevolezza di aver fatto tutto il possibile per realizzare nella nostra città un' esperienza culturale e sociale importante e per noi meravigliosa..speriamo anche per molti di voi. La Citè
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